DMAX "Unti e Bisunti": un cuoco un po' bizzarro in giro per Bologna
Un cuoco "metropolitano" che gira l'Italia alla ricerca del cibo di strada. Il programma di successo di DMax fa tappa a Bologna. Qual è il cibo felsineo che vince la sfida?
"Chef Rubio", al secolo Gabriele Rubini, cuoco in versione metropolitana: 30 anni, accento romano (è di Frascati) ex rugbista, tatuato quanto basta, fisico atletico (e ci si domanda come faccia con quello e come lo mangia). Dopo il ritiro si da alla cucina e diventa "personaggio" e protagonista del seguitissimo programma della rete DMAX.
"UNTI E BISUNTI". Il titolo del format parla da solo: viaggia nelle città italiane per scoprire il cibo di strada, quell'antica tradizione delle civiltà mediterranee che purtroppo si sta perdendo. In un certo senso un programma per "stomaci forti" poichè Rubio non va tanto per il sottile e non bada certo all'etichetta: mangia con le mani e crudo, non lesina apprezzamenti grassi è qualche rumore da digestione. Ma è proprio il suo modo bizzarro la quota del programma. Una sfida dunque e alla base, manco a dirlo, una ricetta locale.
A BOLOGNA. A suo dire nel quadritlatero del Mercati Mezzo si trova "la più alta concentrazione di cibo della terra" tanto che a Bologna "tutta la giornata è scandita dai pasti". (GUARDA IL VIDEO) Quindi il giro nei vari negozi di salumi, con l'assaggio ovviamente "manuale" di mortadella e galantina, di pasta fresca, tortellini e tortelloni crudi, e poi un passaggio all'Osteria del Sole e in un centro sociale per scoprire la ricetta della "crescenta". Copione preparato ovviamente, ma è decisivo l'incontro con un corpulento autotrasportatore bolognese che lo accompagna nel paradiso del camionista, il classico ristorante casereccio che risponde all'adagio "dove ci sono i camion, vuol dire che si mangia bene". A Calderara di Reno per scoprire la ricetta di strada. Quale? Rane fritte, alla piastra e in umido e ovviamente la sfida la vince la cuoca bolognese (GUARDA IL VIDEO).
