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Cronaca Navile / Via Stalingrado

Sigilli pub Halloween, Merola: "Problema di ordine pubblico". Titolare indagato per epidemia colposa

Lo stesso sindaco aveva chiesto a prefetto e questore di chiudere il locale per violazione delle norme anti-covid. Il procuratore capo chiede il sequestro impeditivo

"Provvedimento necessario, era diventato un problema di ordine pubblico". E' quanto ha scritto in un post il sindaco Virginio Merola, a commento della chiusura del locale di via Stalingrado che ha continuato ad aprire la sera, in contrasto con le disposizioni anti-covid dettate dai Dpcm. 

"La Questura è intervenuta ponendo sotto sequestro giudiziario il pub Halloween. Polizia e Carabinieri sono arrivati nel locale che era aperto, un provvedimento necessario - sottolinea il sindaco - avevo avanzato a prefetto e questore la richiesta che il pub fosse chiuso perchè era ormai diventato un problema di ordine pubblico, dove veniva messa a rischio la salute delle persone, dove agenti della Polizia locale sono stati oggetto di insulti e un cronista ha subito minacce e un tentativo di aggressione mentre era al lavoro".

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Secondo il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato nei confronti del pub Halloween va anche disposto il "sequestro preventivo impeditivo" per "evitare il ripetersi di situazioni" che mettono a rischio "l'incolumità pubblica", si legge nella sua richiesta al Gip.

Titolare indagato per epidemia colposa

Ora il titolare Mattia Florulli è indagato per inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità, non avendo rispettato la serrata di 24 giorni disposta dalla Prefettura, e per epidemia colposa, come riferisce la Dire. 
Per la Procura, infatti, le "reiterate violazioni delle ordinanze adottate per prevenire i contagi da Covid-19 e la conseguente realizzazione di circostanze che favorivano la diffusione del contagio, pongono i presupposti per contestare il reato di epidemia colposa", rispetto al quale, viste le ripetute violazioni da parte del titolare "occorre attivarsi per impedire l'ulteriore prosecuzione della condotta illecita". Da qui la richiesta di sequestro del locale, definito "lo strumento attraverso cui viene commesso il reato" e la cui "libera disponibilità aggrava e protrae le conseguenze del reato e agevola la commissione di altri reati".

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