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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Via Guerrazzi

Ciclabile contromano in via Guerrazzi: botta e risposta in Comune

In Question Time l'assessore alla mobilità Mazzanti tira dritto contro le critiche che piovono da destra. Colombo (Pd): "Con sette metri di strada, dedicarne uno alle bici è minimo sindacale"

Sono lontani i tempi dei blitz dell'allora polizia municipale contro i ciclisti che imboccavano via Guerrazzi contromano. Il Comune ora, dopo aver aggiornato il bicipan in seguito alla pandemia, aggiungendo diverse piste ciclabili, difende la scelta di predisporre una corsia alle due ruote a propulsione umana per tagliare anche contromano e permettere di collegare via Santo Stefano con strada Maggiore (e quindi piazza Aldrovandi e la zona universitaria) senza 'circumnavigare' per via Borgonuovo.

Alcuni residenti però hanno storto il naso all'idea, e del caso se ne è parlato in Question Time. A fare da portavoce dei malumori dei locali sono stati il consigliere Giulio Venturi (Ib) e Francesco Sassone (Fdi).

Alle critiche e domande ha risposto l'assessore alla mobilità Claudio Mazzanti. I provvedimenti dello stesso tipo già adottati in città "non hanno evidenziato problemi di sicurezza, anzi hanno contribuito a far sì che gli spostamenti in bici si svolgano in maniera più sicura e ordinata", afferma Mazzanti, limitando le "condotte pericolose" dei ciclisti.

Inoltre, il corsello per le bici avrà "un impatto sulla sosta sostanzialmente nullo", assicura l'assessore: si prevede solo "una rimodulazione delle aree di carico-scarico nei pressi dell'intersezione con strada Maggiore", che comunque "sarà tale da consentire la sosta di tre veicoli" per le merci.

Mazzanti boccia anche l'ipotesi di convogliare il traffico di bici che vanno verso strada Maggiore su altre strade: via Borgonuovo "non rappresenta una risposta adeguata a tutte le esigenze di spostamento", tenendo conto dei flussi monitorati e inseriti nel Biciplan, mentre vicolo Posterla è una "alternativa puramente teorica" che comporterebbe "modifiche non scontate agli assetti esistenti".

Detto ciò, si tratta di temi "ampiamente discussi per anni", manda a dire Mazzanti di fronte alle critiche circolate sul nuovo provvedimento. "Evidente che c'è chi le cose le legge e le vede: i comunicati, i volantini, gli articoli di giornale, le conferenze stampa e le commissioni", continua l'assessore, mentre "c'è chi non glie ne può fregare di meno se non quando un fenomeno avviene".

Per l'assessore "dire che non c'è collaborazione, discussione e confronto è una barzelletta: chi ha voluto confrontarsi e partecipare aveva tutti i meccanismi".

"Tratto pericoloso"

Di certo l'intervento di Mazzanti non convince Venturi. Il doppio senso resta "estremamente pericoloso", ribadisce il civico, mentre rispetto al mancato impatto sui parcheggi c'è solo da sperare "che sia vero". In ogni caso "continuo a non capire dove verrà realizzata la ciclabile", aggiunge Venturi, ricordando di aver promosso una petizione online contro il doppio senso che sta avendo "moltissimo successo": un centinaio le firme raccolte in cinque giorni.

Sulla risposta di Mazzanti esprime "totale insoddisfazione" Sassone, ribadendo contrarietà all'istituzione del doppio senso in una strada che rappresenta una "strozzatura". Come Fdi "non siamo fautori di sventure e quindi non speriamo succedano incidenti", aggiunge Sassone, sottolineando però l'opportunità di trasmettere al Comune "criticità che ci vengono rappresentate dai cittadini".

Il centrodestra "si arrampica sugli specchi", commenta Colombo, sperando che la misura venga "attuata al più presto e diffusa in ulteriori strade del centro". Per quanto riguarda la fattibilità del progetto in via Guerrazzi, la strada è larga in media sette metri e che "ci sia un marciapiede di un metro per pedoni, una corsia ciclabile di un metro o poco più per le bici e cinque metri per il passaggio o la sosta delle auto -fa i conti Colombo- credo sia il minimo sindacale in termini di distribuzione democratica dello spazio pubblico". (Pam/ Dire)

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