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Cronaca

Mobilità sostenibile, Bologna cambia pelle: nuove ciclabili e isole ambientali

Una 'Tangenziale delle biciclette', nuovi percorsi sicuri al Reno, Porto, San Donato, Saragozza, Borgo Panigale e Savena. Aree a prevalenza pedonale e un nuovo sistema di controllo di telecamere

La rivoluzione 'verde' di Bologna è iniziata e passa dalla ferma volontà della Giunta Merola, che tra i suoi primi obiettivi ha sempre posto una città a 'misura di pedone'. Così il capoluogo felsineo si accinge a cambiar pelle: niente più auto nel centro storico nei weekend con i T-days, che saranno accompagnati da una lunga serie di opere: dalle nuove piste ciclabili, al proliferare di isole ambientali e percorsi sicuri. Sarà un trionfo di aree pedonali e 'Zone 30' (limite di velocità ndr) sotto le Torri .

Approvati a tal riguardo 3 nuovi progetti di mobilità sostenibile, cofinanziati insieme al ministero dell'ambiente. Lo ha reso noto, con un comunicato, la stessa amministrazione: "E' un risultato davvero importante per la nostra città, che ci consentirà di aumentare e riconnettere le piste ciclabili, realizzare l'area ad alta pedonalità nella cerchia del Mille e, migliorare la sicurezza stradale con nuove zone 30 in molti quartieri fuori dal centro".

Queste le opere finanziate: -Nuove ciclabili per il completamento della 'Tangenziale delle biciclette' sui viali (costo complessivo di 1,5 milioni). - nuovi percorsi sicuri e nuove isole ambientali (costo complessivo di euro 875.000) nei quartieri Reno, Porto, San Donato, Saragozza, Borgo Panigale e Savena. - realizzazione aree a prevalenza pedonale (costo complessivo di euro 400.000), attraverso un nuovo sistema di controllo di telecamere.

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