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Cronaca

Alla Dozza il primo festival del cinema in carcere: c'è un vincitore

Un successo di pubblico e soprattutto una grande soddisfazione ed emozione per lo staff del festival e per il Corpo di Polizia Penitenziaria della Dozza, che insieme hanno organizzato sei giorni di proiezioni

Si è conclusa presso la sala cinema della Casa Circondariale della Dozza di Bologna, la seconda edizione di Cinevasioni, primo festival del cinema in carcere. Un successo di pubblico e soprattutto una grande soddisfazione ed emozione per lo staff del festival e per il Corpo di Polizia Penitenziaria della Dozza, che insieme hanno organizzato sei giorni di proiezioni, portando la cultura del cinema all’interno della realtà del carcere e aprendo il carcere a registi, attori e critica.
 
La giuria della seconda edizione di Cinevasioni, formata dai detenuti
che hanno partecipato al corso laboratorio CiakinCarcere e presieduta dal regista teatrale e drammaturgo Paolo Billi, ha assegnato la Farfalla di ferro come miglior film a "La ragazza del mondo" di Marco Danieli, con la seguente motivazione: un esordio nel lungometraggio interpretato in maniera straordinaria dai due protagonisti, che spicca per la figura di Libero, personaggio con un passato problematico che ‘libera’ Giulia dal suo mondo chiuso e le trasmette il coraggio di andare verso una nuova vita; e per il finale aperto, che lascia intravedere un futuro diverso per entrambi.
 
Il premio è stato ritirato dal regista Marco Danieli e dallo sceneggiatore Antonio Manca, che visibilmente commossi hanno ringraziato tutta la giuria e l’organizzazione del festival. La premiazione è stata preceduta dalla proiezione del film fuori concorso Gatta Cenerentola, animata versione noir e favola moderna creata dai registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri, Dario Sansone, presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Una prima visione, ancora nella normale programmazione delle sale “fuori”.  E questo vuole anche creare Cinevasioni: l’apertura di una nuova sala a Bologna. Insieme alla Direzione del Carcere e a sostenitori privati, la Direzione del festival sta infatti progettando una programmazione regolare al carcere della Dozza durante tutto l’anno.


 
 

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