rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Cioccoshow in Piazza XX Settembre: i Maestri Cioccolatieri non ci stanno

L'Associazione Italiana Maestri Cioccolatieri contesta apertamente le posizioni del Comune e di CNA: 'Troppo decentrata, non crea il giusto richiamo per mantenere vivo il successo del Cioccoshow, dopo tutto l’impegno profuso per elevarlo a livello nazionale e oltre'

No al cambio di location del Cioccoshow. CiocchinBò, l'Associazione Italiana Maestri Cioccolatieri non manda giù la decisione di spostare la manifestazione in Piazza XX Settembre: "Uno spostamento approvato da CNA Bologna ma ritenuto altamente lesivo sia in termini economici che di immagine" si legge nella nota "ci vogliono anni per far crescere una manifestazione ma basta davvero poco per metterla a rischio".

In una breve nota CNA sottolinea come l'associazione: "Da 70 anni agisca nell’interesse generale degli associati e per la crescita economica di Bologna. Obiettivi condivisi anche da Bf Servizi nell’organizzare il Cioccoshow. Il Cioccoshow ha dato promozione e valore economico a decine di piccole imprese cioccolatiere e ad un importante indotto bolognese. Ha portato i cioccolatieri bolognesi in una grande vetrina a New York. Per dodici anni Cna ha portato il Cioccoshow in Piazza Maggiore. Il nostro impegno rimarrà inalterato affinché anche in un’altra location, comunque strategica per il centro storico di Bologna, il Cioccoshow continui a raggiungere obiettivi di successo"

Ma l’Associazione nel corso di una conferenza stampa gha contestato apertamente quindi lo spostamente in una zona più decentrata, come Piazza XX Settembre: "Non si tratta di un mero momento di vendita ma un’occasione di incontro con il grande pubblico e di diffusione della cultura del cioccolato che, come tale, merita una vetrina di primo piano alla stregua di Piazza Maggiore" fanno sapere.

"Siamo sempre aperti al dialogo – spiega Giuseppe Sartoni, Presidente dell’Associazione CiocchinBò – purché si trovi una soluzione che non infici il prestigio dell’evento. Avevamo proposto via Rizzoli o via Indipendenza, ma riteniamo che Piazza XX Settembre sia troppo decentrata e che non crei il giusto richiamo per mantenere vivo il successo del Cioccoshow, dopo tutto l’impegno profuso per elevarlo a livello nazionale e oltre”.

Anche Marco Biolzi, membro di ACAI, l’Associazione Cioccolatieri Artigiani Italiani, conviene sul fatto che lo spostamento sia peggiorativo: “nel considerare Piazza XX Settembre una zona da riqualificare, il Comune ha implicitamente ammesso il minor prestigio dell’area e quindi il cambiamento sfavorevole della location”.

Un decentramento, quello dell’anno in corso, che peraltro non si spiega neanche in ragione dell’abbattimento dei costi, visto il contributo elevato e sproporzionato rispetto alla location concessa: “non ci spieghiamo il motivo per cui lo scorso anno in Piazza Maggiore per cinque giorni ci sia stata richiesta una cifra pari a circa 780 euro + iva per ciascuna delle cinque giornate di esposizione, mentre per quest’anno il conto economico richiesto ammonti a circa 830 euro + iva per ognuna delle tre giornate, nonostante la posizione molto meno frequentata e lo sgravio da parte del Comune della tassa di occupazione di suolo pubblico che, insieme alla tassa per i rifiuti, constava di circa 4000 euro per la durata complessiva dell’evento”, afferma Antonio Schettini, Presidente dell’Associazione Choco Amore.
“Non è solo una questione di denaro, ma si tratta del tradimento del rapporto affettivo instaurato in questi anni con Bologna e il suo pubblico. Basti pensare che alcuni miei clienti mi contattano, anche dall’estero, per potermi raggiungere nei giorni di manifestazione direttamente allo stand – si rammarica Marina Marchiori, Vice Presidente dell’Associazione CiocchinBò, che continua: “è inammissibile che una decisione di tale portata sia stata presa senza aver preventivamente interpellato i fautori del successo stesso della kermesse, ovvero i Maestri Cioccolatieri, anima pulsante del Cioccoshow. Rende perplessi il fatto che CNA Bologna ci abbia comunicato questa scelta soltanto a luglio, nonostante fosse a conoscenza del cambio di ubicazione già dal mese di febbraio, così come l’irrigidimento della stessa CNA, che non si è opposta a tale scelta e neppure si è fatta portatrice delle nostre istanze e rimostranze”.
Dello stesso avviso anche Giancarlo Maestrone (ACAI): “Siamo basiti per il mancato supporto di CNA Bologna davanti a una scelta che sembra non tener minimamente conto dello sforzo organizzativo dei partecipanti, specialmente in un periodo prossimo al Natale che impone una produzione dedicata e l’abbandono dei propri laboratori. Ecco perché non ci sentiamo più rappresentati dalla compagine associativa, al punto che molti di noi hanno scelto spontaneamente di prendere le distanze dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cioccoshow in Piazza XX Settembre: i Maestri Cioccolatieri non ci stanno

BolognaToday è in caricamento