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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Imola / Piazza Giacomo Matteotti

Imola | Presidio al Circo, animalisti: "Spettacolo sì, ma senza animali"

Si sono dati appuntamento in Piazza Matteotti per far capire che il circo, per essere divertente, non ha bisogno di animali. Erano in 200 al corteo di Animal Amnesty

Erano 200 persone, quelle che sono partite ieri sera dalla piazza di Imola (Piazza Matteotti) in direzione del circo vicino all'autodromo, dove si sono poi raccolte intorno ai giocolieri vicino all'entrata, che si esibivano in spettacoli di fuoco e trampolieri. Chiedevano attraverso casse e microfono al Circo Martini (lo stesso protagonista della morte della giraffa Aleksandre) di far entrare i giocolieri animalisti per dimostrare che uno spettacolo senza animali è possibile, prendendo come esempio il circo più famoso d'Europa, il Cirque De Solei. Tra i cartelli presenti c'erano vari slogan come Benvenuti allo Spettacolo più Triste e Diseducativo del Mondo.

Animalisti in corteo contro il Circo a Imola

LA MANIFESTAZIONE PACIFICA. La manifestazione è stata organizzata da Animal Amnesty (evoluzione nel percorso di Occupy Green Hill) con l'aiuto del consigliere d'opposizione appartenente al gruppo misto Andrea Zucchini dopo le vicende emerse dalla tristissima morte della giraffa Aleksandre.  Come racconta Paolo Bernini "L'entrata del circo era presidiata da una ventina di poliziotti e il Circo Martini faceva entrare gratis le persone che volevano assistere agli spettacoli tranne gli animalisti".

SARCASMO VERSO IL SINDACO DI IMOLA. Attaccato alla biglietteria del circo e lungo le strade di Imola cartelloni e volantini in cui era raffigurata una giraffa con la faccia della pidiellina Brambilla (nota animalista della politica italiana) con in groppa il sindaco di Imola Manca (PD) e un altro cartellone con raffigurato un maiale salvadanaio. Nel primo c'era scritto "A Imola la giustizia "MAnca" Il sindaco (di sinistra?) per cavalcare giraffe (e il consigliere opposizione Zucchini) cede ai sabotatori e caccia i lavoratori". Il secondo invece "è la specie amata dagli animalisti il business del "buonismo" distrugge un lavoro onesto".
 

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