Circo Orfei al Parco Nord, la protesta continua: "Animali ridicolizzati"
Continuano le polemiche. Lav, Salviamo gli Orsi della Luna e Oipa tornano in presidio all'ingresso per sensibilizzare le famiglie sulla vita degli animali nel circo, "schiavizzati dai circensi"
Il circo Orfei insatallato al Parco Nord di Bologna continua a sollevare polemiche. Lav, Salviamo gli Orsi della Luna e Oipa in questo mese di gennaio uniscono per la terza volta le loro voci per osteggiare l’attendamento. La campagna di dissenso e informazione arriva alla sua terza manifestazione. Dopo il presidio al circo dello scorso 6 gennaio, seguito da un video mob in Piazza Nettuno, per domani, 17 gennaio 2016, è in programma un nuovo presidio davanti all’ingresso del circo, a partire dalle ore 13.30.
Alla base della mobilitazione la vita degli animali nel circo, "schiavizzati dai circensi", denunciano gli animalisti.
"Spinti dalla grande affluenza e dal gran successo scaturito dalle due precedenti iniziative - scrivono gli attivisti in una nota -ci troviamo ancora una volta a presidiare proprio di fronte all’ingresso del circo Orfei. Il presidio del 6 gennaio è stato per noi gratificante e soddisfacente dato che più di una famiglia, dopo aver letto il materiale informativo e dopo essersi confrontata con noi ha deciso di non entrare". Per i manifestanti "il bene per gli animali e per l’educazione dei propri figli ha prevalso e questo per noi è riprova indiscussa che con l’informazione, la riflessione e il confronto si cambiano le cose. E si cambiano anche le tradizioni se queste sono intrise di violenza, oppressione, crudeltà e sfruttamento".
I NUMERI. Da qua -Lav snocciola i numeri: "Il pubblico del circo che sfrutta gli animali è un pubblico in costante diminuzione, lo conferma l'Ente Nazionale Circhi, l'unico organismo che rappresenta i circensi italiani". Secondo i numeri della Siae, - Ccontinua LAV - "nel 2013 il circo per la prima volta è sceso sotto il milione di biglietti staccati: 983 mila ingressi, per un giro di affari complessivo pari a 9,8 milioni di euro". Poi gli attivisti focalizzano l'attenzione sul secondo il rapporto Eurispes 2015, "il 68,3% degli italiani è contrario ai circhi con animali. Sempre secondo la stessa indagine si conferma il sentimento di amore e rispetto per il mondo animale, insieme ad un atteggiamento di protezione".
Infine l'auspicio degli animalisti: "Che l’Italia sia il prossimo Paese a fare una scelta etica e civile. Il Parlamento già nel 2013 richiedeva la revoca dei finanziamenti pubblici ai circhi con animali (a partire dal 2018) a favore del circo Contemporaneo, con la indispensabile riconversione degli attuali spettacoli in eventi rigorosamente privi di animali. E’ così che molti circhi contemporanei nascono e prosperano, proprio perché sanno offrire uno spettacolo adrenalinico senza infliggere sofferenza né agli animali né all’occhio di chi osserva".