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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Romita

Il Circo Togni sbarca a Bologna, attivisti: 'Animali in gabbia, noi censurati'

Gli animalisti erano pronti a sollevarsi 'contro gli animali in gabbia'. Ma la protesta sarebbe stata bloccata, attivisti: 'Stop allo sfruttamento degli animali e difesa della libertà di espressione'

Il Circo Togni è sbarcato al Parco Nord di Bologna. E gli animalisti erano pronti a sollevarsi 'contro gli animali in gabbia'. Ma la protesta sarebbe stata bloccata "per effetto delle prescrizioni estremamente restrittive poste dalla Questura di Bologna, che, nei fatti, hanno impedito che i manifestanti potessero anche solo avvicinarsi al luogo di attendamento". La denuncia arriva dal "Comitato per la difesa degli animali nei circhi sul territorio di Bologna".

"Si sarebbe trattato - lamentano gli attivisti - di una protesta composta e pacifica attraverso la quale manifestare dissenso nei confronti di una forma di “spettacolo”, quella del circo in cui sono impiegati animali, totalmente anacronistica e fondata sulla riduzione in prigionia di animali strappati ai propri habitat naturali e costretti, allo scopo di intrattenere gli spettatori, a una vita di privazioni e a comportamenti contrastanti con le loro primarie esigenze etologiche".
Tuttavia, in "maniera assolutamente inaspettata e in contrasto con quanto avvenuto in occasione delle precedenti proteste", agli attivisti sarebbe stato imposto di effettuare il presidio a una distanza di circa un chilometro dal luogo di attendamento del Circo, "rendendo totalmente inefficace la manifestazione".

Quanto è avvenuto - affondano gli animalisti - "dovrebbe destare la preoccupazione non solo degli attivisti per i diritti animali, per i quali la lotta contro ogni forma di sfruttamento e abuso degli animali non umani è oggetto del loro instancabile impegno quotidiano, ma anche di tutti coloro che, più semplicemente, hanno a cuore la libertà di espressione e di manifestazione del dissenso".

Pare, infatti, "paradossale e allarmante che in una città come Bologna - prosegue il Comitato -  in cui recentemente è stato autorizzato lo svolgimento di manifestazioni di forze politiche di chiaro orientamento neo-fascista o che, dietro il sostegno ai “valori tradizionali”, nascondono omofobia e discriminazione di genere - la “scure della censura” (perché rendere totalmente inefficace una manifestazione significa, di fatto, impedirne lo svolgimento) si abbatta solo su chi manifesta per gli animali nell’ottica di una diversa convivenza fra specie."
La promessa degli attivisti è quella di "non smetteremo di lottare per l’abolizione di una forma di intrattenimento (quella del circo con animali) che è già stata bandita da numerosi Paesi, sia europei sia extra-europei."

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