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Cronaca

Stangata per il Civis: bocciato, non è sicuro

La Commissione di Sicurezza fa pollice verso: si attende la decisione del Ministero, che dovrebbe ratificare. Civis al capolinea, dopo 6 anni, 180 mln investiti e un'indagine per corruzione in corso

Pollice verso per il Civis, non è sicuro secondo la Commissione di Sicurezza, organo consultivo istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel maggio 2005: dopo sei anni di lavori bocciato il sistema che doveva dotare la città di un tram su gomma a guida ottica. La commissione, che è arrivata alle conclusioni del suo lavoro riportate in una relazione trasmessa al Ministero, ritiene "che per il progetto di Bologna l'utilizzo della guida ottica non offra le garanzie di sicurezza". La commissione "ritiene opportuno consentire l'utilizzo del Civis lungo la linea solo in modalità manuale". In pratica come un filobus. Solo per l'accostamento alle banchine, che sono state costruite appositamente per il Civis, tenuto conto che in questa fase la velocità è ridotta a 25 km/h, "si ritiene che sia possibile, a seguito di ulteriori approfondimenti, l'utilizzo della guida ottica".

Attraverso un comunicato congiunto, I Comuni di Bologna (a firma del neo assessore alla mobilità Colombo) e San Lazzaro di Savena, la Provincia di Bologna ed Atc, fanno sapere che "confidano in una rapida posizione ufficiale da parte del Ministero dei Trasporti relativa ad ogni punto in questione". Po la nota aggiunge: "in attesa di un pronunciamento, è comunque confermato l'indirizzo, già più volte espresso, di assicurare la massima continuità e celerità ai lavori per la realizzazione di opere civili e impianti, che sono in ogni caso utili per la riqualificazione del tessuto urbano e l'accessibilità al trasporto pubblico, rappresentando valore per il territorio. A questo proposito, è imminente l'apertura alla circolazione dei mezzi pubblici del sottopasso Decorati al Valor Militare, prevista per la metà di giugno".

La commissione era composta da membri del ministero, di Atc, del comune e della provincia di Bologna e presieduta dall'ingegner Francesco Monaco, responsabile della direzione nord-est del ministero della infrastrutture. "Un documento importante su cui la Procura dovrà fare approfondimenti - ha spiegato il segretario della commissione e direttore lavori del Civis, l'ingegner Fabio Monzali, all'uscita della Procura, dopo aver depositato la relazione - I temi trattati nella relazione sono le inadeguatezze e i rilievi fatti dalla commissione.

Questa relazione mette in fila tutte le questioni relative sia la veicolo che al sistema di guida che hanno portato ad esprimere questo parere di inadeguatezza e sulla sicurezza dell'intero sistema. In particolare gli elementi della sicurezza delle guida automatica sono stati ampiamente trattati". Trattato anche il tema della visibilità carente. "Ora ci sarà un atto del ministero che dirà se è sicuro o non è sicuro", ha aggiunto.

Con la bocciatura, a voto unanime, degli otto componenti della commissione, e in attesa delle decisione del Ministero (che dovrebbe essere di ratifica), sembra arrivato al capolinea un progetto partito nel 2004, che è passato per tre diverse amministrazioni comunali e che ha complicato non poco il traffico cittadino a causa dei lavori per realizzarlo. Lavori compresi in un appalto da oltre 180 milioni. Un progetto che ha portato anche ad una inchiesta della Procura di Bologna che vede 17 indagati, di cui 15 per corruzione, tra i quali l'ex sindaco Giorgio Guazzaloca e quattro legali rappresentati di Irisbus, l'azienda del gruppo Fiat che produce il mezzo Civis. La relazione conclusiva della commissione sicurezza è stata depositata nel pomeriggio anche in Procura.
 
(fonte Ansa)

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