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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Stop Civis. Irisbus fa ricorso, Ministero Trasporti lo snobba

La società appaltatrice del tram della discorsia parla di inadempienze contrattuali e dopo il "silenzio-diengo" del Ministero pensa alle prossime mosse. Sutti tranquillo: "Abbiamo un contratto e non stiamo lì a fare le pulci a ricorsi di ogni tipo"

"Esiste una regola - ha spiegato il numero uno di Atc Francesco Sutti- che si chiama 'silenzio diniego'". Così ha fatto il ministero dei Trasporti non pronunciandosi sul ricorso presentato a fine giugno da Irisbus sulla relazione della commissione di sicurezza sul Civis. Scaduti i novanta giorni di tempo per rispondere, non aver dato riscontro significa non aver accolto il ricorso.

Ora Irisbus (azienda del gruppo Fiat, fornitrice del discusso tram su gomma) che contestava la legittimità del verdetto della commissione, sta valutando quali ulteriori passi muovere: è possibile che si rivolga al Tar.

MINISTERO: CIVIS INSICURO. Il primo giugno l'organo consultivo istituito dallo stesso ministero aveva di fatto bocciato, dopo sei anni di lavori, il sistema di guida del filobus. Nelle conclusioni, la commissione aveva giudicato che la guida ottica del mezzo non offriva sufficienti garanzie di sicurezza, ritenendo "opportuno consentire l'utilizzo del Civis lungo la linea solo in modalità manuale".

IRIBUS NON SI ARRENDE. IIrisbus, però, a fine giugno, si era rivolta al ministero, chiedendo l'annullamento o la revisione delle conclusioni, illegittime sotto diversi profili: in quanto a trasparenza, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione. Per questi motivi, l'azienda riteneva privo di fondamento, di conseguenza, parlare di inadempienze contrattuali. Che è quello che, invece, stanno sostenendo Comune di Bologna e Atc, che proprio per questo motivo hanno bloccato i cantieri e sono in trattativa con l'azienda per un mezzo sostitutivo.

 

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