rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

A casa come a scuola grazie alla realtà virtuale: al via super progetto a Bologna

Il progetto ruota attorno alla piattaforma 'Creator Avr' che permette di usare gli strumenti della realtà aumentata per la didattica

A casa come in classe: il progetto biennale messo a punto dal Comune di Bologna assieme alla multinazionale americana della realtà virtuale, Eon Reality, alla Fondazione Corazza, all'Istituto tecnico Aldini Valeriani e alla Fondazione che supporta la scuola nei suoi programmi di innovazione, sposa lo spirito dei tempi avviando una sperimentazione, "unica in Italia", rivendica l'assessore comunale al Lavoro, Marco Lombardo, sulla didattica attraverso gli strumenti della realtà aumentata.

Basterà un cellulare, un tablet per accedere a una piattaforma e da lì ad ambienti digitali dove si potranno, per esempio, studiare delle macchine automatiche quasi come se si potessero toccare con mano nel laboratorio della scuola o in azienda. Le stesse piattaforme, però, potrebbero essere utilizzate dalle aziende non solo per la formazione dei dipendenti, ma anche per dare continuità alla propria attività fornendo supporto, grazie alla realtà virtuale, nella manutenzione o nell'installazione di apparecchi e macchinari a distanza.

"Il progetto è stato pensato prima dell'emergenza coronavirus, ma il dovere di rispettare le ordinanze ha cambiato tutto e ne ha richiesto la rimodulazione. Del resto, lavorare in remoto utilizzando la tecnologia sarà uno dei driver del presente, ma soprattutto del futuro", spiega l'assessore, confermando che la sperimentazione alle Aldini Valeriani inizierà a settembre con 300 ragazzi e che alle imprese sarà fatta una proposta di adesione già la prossima settimana al tavolo della sicurezza della Città metropolitana.

"La realtà virtuale è fondamentale per garantire la continuità aziendale", ribadisce Nicola Poleschi di Eon Reality (la multinazionale americana lo scorso anno ha aperto una sede, con annesso centro di formazione e master congiunti con l'Università di Bologna, a Casalecchio).

Il progetto ruota attorno alla piattaforma 'Creator Avr', che permette di usare gli strumenti della realtà aumentata per la didattica. Strumenti, precisa Emanuele Brogi, "che possono essere utilizzati in maniera semplice anche da non tecnici con un maggiore coinvolgimento degli studenti. Che, dicono gli studi citati dall'esperta in didattica di Eon, Nicole Pallaris, imparano di più e meglio grazie alla realtà aumentata, ottenendo anche maggiori punteggi nelle verifiche.

"Sulla piattaforma ci sono già migliaia di lezioni pronte, che possono essere modificate e alle quali si possono aggiungere degli esercizi. Ci sono, poi, piattaforme più avanzate per l'industria per la formazione da remoto, anche su macchine non ancora finite o installate". Soluzioni perfette, per esempio per le imprese del packaging, con le quali Eon sta già lavorando", completa Brogi.

"Questo progetto ci interessa moltissimo. I software di realtà virtuale che abbiamo utilizzato fino a oggi sono molto complessi, mentre quello messo a punto da Eon è semplice da utilizzare. Consente agli studenti di creare qualcosa di reale, che non può essere copiato ed è possibile valutare con correttezza", riconosce il presidente delle Aldini Valeriani, Salvatore Grillo.

"Inizieremo al più presto con la formazione dei docenti, dando ai ragazzi più licenze possibile. Si comincia a settembre con 300 studenti di meccanica e un centinaio di docenti per poi estendere il progetto ad altre aree", aggiunge Grillo.

"Dobbiamo restituire fiducia nel futuro preparandoci a fronteggiare come quella che stiamo vivendo. Quindi diamo inizio a una sperimentazione che aprirà nuovi percorsi in diversi campi. A Confindustria e al mondo delle imprese il progetto sarà presentato lunedì al Tavolo della sicurezza. Garantire la sicurezza in azienda non significa solo dotarsi di mascherine e dispositivi di protezione, ma anche adottare nuove modalità di lavoro", fa notare Lombardo, che estende la collaborazione alle realtà del terzo settore, che potrebbero, per esempio, utilizzare queste piattaforme per aiutare i ragazzi che per lunghi periodo non possono andare a scuola. (Dire)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A casa come a scuola grazie alla realtà virtuale: al via super progetto a Bologna

BolognaToday è in caricamento