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Cronaca

Clima Bologna: nel 2050 "due gradi in più e altalena siccità-temporali"

E' l'elaborazione che esce da uno studio Nomisma sullo scenario che aspetta le future generazioni

Il clima nel bacino del Reno nel 2050? Più piovoso del 2,3 per cento e con due gradi in più di temperatura media. Non saranno stagion facili quelle che dovranno gestire le generaizoni future, almeno se si continua con questi dati.

Lo certifica Nomisma, che in uno studio condotto proprio sui parametri climatici insieme al Centro euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, commissionato per Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po-Ministero Transizione Ecologica, Consorzio della Bonifica Renana, Hera e Canali di Bologna.

"Una maggiore variabilità stagionale -si sintetizza nel rapporto- porterà ad un prolungamento dei giorni consecutivi di pioggia e di siccità". Insomma un clima più fragile e anche più complicato da gestire. Già perché il dato della maggiore piovosità non deve ingannare: è un indice dell'aumento dello stress idrogeologico del teritorio, già ora messo a dura prova e con ampie porzioni di territorio classificate come fragili. 

Il bacino bolognese e l'acqua disponibile

Secondo lo studio in questione, il territorio metropolitano di Bologna risulta molto povero di acqua di superficie durante la stagione estiva. Quanto alla rete di acquedotti, di parla di 9.200 chilometri per tutta la provincia, di cui oltre 800 nel solo capoluogo. Nel triennio 2018-2020, le perdite sono calate di circa il 2 per cento, passando dal 28 al 26 per cento.

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