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Cocaina, droga sottovalutata. Prova ne è ciò che accade al pronto soccorso del Sant'Orsola | VIDEO

A fotografare la situazione chi è impegnato sul campo tutti i giorni in prima linea, la dottoressa Chiara Lanzarini, dirigente medico del Sant'Orsola

In forte crescita quest'anno gli accessi al pronto soccorso del Sant'Orsola a seguito di abuso di cocaina, una droga spesso sottovalutata e della quale sono ancora poco noti gli effetti, sul corpo e sulla mente, così come le ricadute sulla nostra società.

I numeri che arrivano dal policlinico bolognese sugli accessi fanno riflettere, soprattutto in considerazione del fatto che si tratta di dati provenienti da un solo ospedale del territorio bolognese. Allo stesso modo fa riflettere ciò che accade tra le corsie dell'ospedale e che si trovano a fronteggiare quotidianamente i sanitari.

A fotografare la situazione chi è impegnato sul campo tutti i giorni in prima linea, la dottoressa Chiara Lanzarini, dirigente medico del Sant'Orsola, parlando durante il webinar "Oltre lo specchio. Cocaina tra mito e realtà" organizzato da Open Group in partnership con BolognaToday.

Nel 2019 (pre-Covid) 77 accessi per cocaina, età media 30 anni. 54 accessi (prima ondata Covid) nel 2020 età media 33 anni. Primo semestre 2021 (seconda ondata Covid) 31 accessi età media 39 anni.

 "Una generazione di adulti che aveva perso le redini della propria vita - spiega il cambiamento Lanzarini - Mi sono trovata i 40 enni, in un contesto non più di droga di socializzazione, ma in una sorta di “abbuffata” di disperazione con abuso di sostanze". Dopo la pandemia quindi, aggiunge la dottoressa, hanno rpeso ad arrivare "pazienti più gravi, spesso non consumatori occasionali, ma consumatori problematici che in un contesto di disagio psichico, fisico, sociale, fanno assunzione più a scopo di sedazione e stordimento". Infine, altro dato che apre un ulteriore spunto di riflessione, il fatto che - come rileva la dottoressa - "gli accessi al Pronto soccorso non avvengono di notte o nel weekend, ma la mattina o nel primo pomeriggio: sono persone che assumono sostanze nelle ore diurne per cercare in qualche modo di arrivare a sera e superare il proprio disagio."

L'intervista alla dottoressa Lanzarini | VIDEO - PARTE II 

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