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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Traffico di droga dal Perù: sgominata banda, sequestrata 'coca' per 1 milione di euro

Smantellata organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di stupefacenti. 7 ordinanze di custodia cautelare. Ingegnoso il metodo di occultamento della droga che adoperava la banda, perfettamente organizzata

Sequestrati 11 kg di cocaina che, qualora immessi sul mercato al dettaglio, avrebbero fruttato circa 1 milione di euro. E 7 ordinanze di custodia cautelare. E' il bilancio di un'indagine della Guardia di Finanza di Bologna, che ha permesso di smantellatare un'organizzazione criminale, composta da cittadini italiani, dedita all’acquisto e all’importazione dal Perù di ingenti quantitativi di cocaina da destinare al mercato clandestino nazionale, in particolare quello lombardo ed emiliano-romagnolo.
L’operazione, denominata “LIMA-CHARLY”, è durata circa due anni ed è stata coordinata dal dott. Sandro Raimondi, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica - DDA di Brescia che ha richiesto le ordinanze di custodia cautelare, disposte dal Tribunale di Brescia.

OCCULTAMENTO DELLA DROGA INGEGNOSO. Le attività d’indagine traggono origine dall’arresto di un soggetto italiano, risultato destinatario di un plico postale proveniente da Lima (Perù) contenente 1,3 Kg. di cocaina, operato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bologna, nel giugno del 2013, a Bagnacavallo (RA), in seguito all’esecuzione di una “consegna controllata”.
In tale occasione, il metodo di occultamento della droga utilizzato dall’organizzazione e scoperto dalle Fiamme Gialle, si era rivelato particolarmente ingegnoso: la cocaina, infatti, era stata occultata all’interno definanza 2-2-2lle intercapedini di fogli di cartone.

L'ORGANIZZAZIONE DEL SODALIZIO.  I successivi sviluppi investigativi, curati dalle unità specializzate del G.I.C.O. del Nucleo PT di Bologna, e nelle fasi iniziali anche dai finanzieri del Nucleo PT di Ravenna, mediante l’esecuzione di intercettazioni, localizzazioni satellitari e analisi dei tabulati telefonici, hanno permesso di risalire allo scenario internazionale del narcotraffico e di delineare i ruoli svolti da ciascun membro dell’organizzazione.

In particolare, le indagini hanno documentato l’esistenza, all’interno del sodalizio, di figure direttive, a capo/promotrici del gruppo, nonché di soggetti correlati, assoggettati da un vincolo di subordinazione e con compito di finanziare, attraverso l’invio di denaro, le importazioni di droga, di accogliere i corrieri che giungevano negli aeroporti italiani ed esteri, nonché di commercializzare lo stupefacente in arrivo dal Perù.

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