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Cronaca Castiglione dei Pepoli

Pizza, birra e cocaina a Castiglione dei Pepoli: altri tre arresti

Un altro colpo allo spaccio di cocaina che da Bologna, si diramava nell'Alta Valle del Reno, grazie a una pizzeria di Castiglione dei Pepoli. Gli arrestati sono tutti recidivi

I Carabinieri della Stazione di Castiglione dei Pepoli, a conclusione dell’indagine anti-droga scaturita lo scorso novembre, hanno arrestato altre tre persone, un uomo e due donne, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

RECIDIVI. Gli arresti sono stati eseguiti il 16 e 30 novembre, nei pressi di un parcheggio antistante a un locale ubicato in via Arno a Bologna. Una prima volta, l’uomo, 43enne, nato a Rimini e residente a San Lazzaro di Savena, è stato arrestato in seguito al rinvenimento di una dose di cocaina e 480 euro in contanti che aveva nascosto all’interno del porta oggetti della sua Fiat Punto. Nell’occasione, il 43enne, venne rimesso in libertà (art. 121 c.p.p.). La seconda volta, il soggetto è stato arrestato unitamente a due quarantenni, la sua ex coniuge, residente a San Lazzaro di Savena e una cugina residente a Castenaso. I tre sono finiti nei guai perché all’interno del porta oggetti di una Opel Zafira, in uso all’ex moglie del 43enne, sono stati rinvenuti 17 grammi di cocaina.

Nel corso di una perquisizione domiciliare, effettuata nell’appartamento dei due ex coniugi, i Carabinieri hanno rinvenuto un bilancino di precisione e 4 grammi di hashish, nascosti nelle tasche di un giubbotto di proprietà del 43enne. I tre soggetti, disoccupati e noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti, sono stati condotti presso la casa circondariale di Bologna. In conclusione, l’indagine avviata dai militari della Stazione di Castiglione dei Pepoli ha permesso di disarticolare un’attività di spaccio di cocaina che partiva da Bologna e si diramava nell’Alta Valle del Reno grazie a una pizzeria di Castiglione dei Pepoli. Questa, su ordine del Questore di Bologna, è rimasta chiusa dai primi di dicembre per una decina di giorni, in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

I Carabinieri erano venuti a conoscenza che all’interno di una pizzeria della zona vi erano alcuni clienti che gradivano concludere la serata con un pista di cocaina fornita dal pizzaiolo.“

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