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Cronaca

Sisma, dopo un anno Coldiretti attacca la Burocrazia: "Non è arrivato neanche un euro"

Secondo l'associazione regionalc'é stato un "rilevamento dei danni e stanziamenti dei fondi in tempi sufficientemente veloci, ma una burocrazia complessa frammentata tra regole e pubblica amministrazione

A un anno esatto dalla prima scossa che colpì l'Emilia la Coldiretti dell'Emilia-Romagna va all'attacco della burocrazia, definita come il "nemico" capace di rallentare il passaggio dei fondi "stanziati" alle imprese alle quali non è arrivato "ancora un euro". Secondo l'associazione regionale, si legge in una nota, in questi mesi c'é stato un "rilevamento dei danni e stanziamenti dei fondi in tempi sufficientemente veloci, ma una burocrazia, estremamente complessa frammentata tra regole e pubblica amministrazione, che ha impedito che i finanziamenti, pur disponibili, raggiungessero cittadini e imprenditori in tempi adeguati alla gravità dell'evento".

DANNI PER MILIONI DI EURO. Un terremoto, sottolinea Coldiretti Emilia-Romagna, "senza precedenti" perché, tra le altre cose, "a un anno dal sisma si sa esattamente quanti soldi sono stanziati e disponibili e senza precedenti perché in un anno neanche un euro è arrivato ai cittadini che pure sono riusciti a far ripartire le loro attività". Sul fronte dell'agricoltura, viene spiegato, il "sisma ha provocato danni per mille milioni di euro, colpendo abitazioni, stalle, magazzini, attrezzature di circa 6.000 aziende. Ammontano a circa 550 milioni di euro i danni provocati alle strutture agricole come fienili, stalle, magazzini - viene sottolineato nuovamente - con il Parmigiano Reggiano che è in testa alla triste classifica del prodotto più danneggiato con 200 milioni di euro, seguito da vicino dal Grana Padano che accusa un colpo da 70 milioni di euro e dall'aceto balsamico che conta perdite per 15 milioni di euro. A questi si aggiungono 120 milioni per i danni agli impianti dei consorzi di bonifica necessari per garantire la sicurezza del territorio".

LE IMPRESE NON HANNO ANCORA AVUTO UN SOLDO. A giudizio dell'associazione "le circa seimila aziende agricole danneggiate (il 25% delle 23.500 imprese totali danneggiate rilevate dalla Protezione Civile) in dodici mesi non hanno ricevuto neanche un euro". Di fatto, malgrado i fondi stanziati, "si è creata una situazione di stallo soprattutto a causa di rimpalli di responsabilità tra professionisti, Comuni, struttura commissariale e Regione, prigionieri di regole e norme urbanistiche non chiare e molto frammentate, con l'aggravante - chiosa la Coldiretti Emilia-Romagna - delle banche che procedono molto lentamente nella concessione del credito, anche se c'é la garanzia della Cassa Depositi e Prestiti".

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