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Cronaca

Protesta Coldiretti in Regione: "Con la pandemia +15% di cinghiali, un incidente ogni 48 ore"

"In Italia dopo il lockdown per l'emergenza Covid i cinghiali hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari - sottolinea l'associazione - con gli animali selvatici nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti, nei parchi e addirittura nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute"

L'emergenza Covid andrebbe di pari passo con la presenza dei cinghiali, con un aumento del 15%, di ungulati che invadono città e campagne da nord a sud dell'Italia. Lo stima Coldiretti, in occasione della protesta di oggi in tutta Italia, Bologna compresa. Il presidio si tiene sotto la Terza Torre della Regione, sotto all’Assessorato all’Agricoltura. 

La stessa Regione Emilia-Romagna, a novembre del 2020, in piena seconda ondata e in lockdown, aveva favorito l'attività venatoria per limitare la proliferazione dei cinghiali, permettondo quindi ai cacciatori di spostarsi anche fuori dal comune di residenza. 

"I branchi - sottolinea Coldiretti - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone". "In Italia dopo il lockdown per l'emergenza Covid i cinghiali hanno raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari - sottolinea l'associazione - con gli animali selvatici nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti, nei parchi e addirittura nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute. C'è chi si è ritrovato un cinghiale in piscina, chi li ha incrociati in mare e anche chi - evidenzia la Coldiretti - li ha fotografati mentre si godono la siesta su un materasso abbandonato accanto ai bidoni della spazzatura".

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"Un incidente ogni 48 ore"

Coldiretti fa presente che si verifica un incidente ogni 48 ore con 16 vittime e 215 feriti: questo il tragico bilancio nell'anno dell'emergenza Covid dell'invasione di cinghiali e animali selvatici, abbattendo recinzioni, guadando fiumi e attraversando strade e autostrade mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle persone.

Risale infatti a maggio 2020 lo scontro a San Lazzaro di Savena, lungo la complanare nella frazione di Colunga, contro un grosso cinghiale spuntato improvvisamente sulla strada che ha causato la morte del vigilante di 44 anni, Aniello Carotenuto. 

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Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali sarebbe praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali, almeno secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat. Questi animalipossono arrivare a un quintale e mezzo di peso, 1,2 metri di altezza e 2 metri di lunghezza. (dire)

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