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"Colli aperti": nasce il manifesto per la vivibilità e l’accessibilità dei colli bolognesi | VIDEO

Una rete di associazioni e cittadini lancia alcune proposte per le prossime amministrative

"Colli aperti". I colli di Bologna entrano nella campagna elettorale per le prossime amministrative con un manifesto sottoscritto da una ventina di realtà del territorio, associazioni, imprenditori, gruppi di cittadini, residenti, dalla consulta della bicicletta, a quella dell'escursionismo, da Legambiente a comitati dei residenti. Quello dei colli aperti è un obiettivo da raggiungere riaprendo i vecchi sentieri e le strade chiuse dai proprietari, potenziando la rete escursionistica, chiudendo alcune strade al traffico nel week end e riducendo la velocità a 30 chilometri orari per aumentare la sicurezza di pedoni e ciclisti.

"I colli sono stati salvaguardati dalla speculazione, ora devono essere di tutti. Speriamo che nostre proposte vengano fatte proprie dai candidati", spiega Simona Larghetti, presidente della Consulta della bicicletta. "Due persone sono morte in bicicletta sui colli nel 2020, alcuni sentieri sono stati chiusi per troppo afflusso, non possiamo permetterci di ignorare il fenomeno, che va accompagnato. All'amministrazione chiediamo una pianificazione strategica sui colli che cominci da subito con interventi più semplici", aggiunge.

Dunque, c'è un tema di sicurezza, che andrebbe affrontato riducendo la velocità delle auto, chiudendo in maniera permanente alcune vie minori "inadatte al traffico di transito" (via del Genio, via San Vittore, via degli Scalini), installando dissuasori e marciapiedi, e un tema di accessibilità, che riguarda, invece, i sentieri.

"Come escursionisti siamo provati dal fatto che i sentieri siano chiusi", ammette Giuseppe Molteni della Consulta dell'escursionismo. "Con il Pug il Comune prevede che la rete dei sentieri sia un bene di interesse pubblico, quindi ha dei poteri in più per firmare le convenzioni con i privati", osserva.

Del resto, la pandemia ha fatto crescere la voglia di trascorrere il tempo all'aria aperta e i colli bolognesi sono stati presi d'assalto, con la conseguenza, però, che il traffico è molto aumentato. Insomma, si è creata una situazione un po' caotica alla quale va ridato un po' d'ordine. "Le nostre colline possono diventare una meta turistica", sottolinea Matteo Giovanardi di ParColli. (Video Dire)

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