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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tari, sconti anche nel 2023 "Ma non a pioggia"

Lo afferma l'assessora al Bilancio, Roberta Li Calzi, presentando in commissione una delibera contenente alcune modifiche al regolamento Tari

Il Comune di Bologna non esclude di adottare anche per il 2023 agevolazioni ed esenzioni straordinarie sulla Tari, vista la crisi energetica seguita alla pandemia, ma se ne parlerà nei primi mesi del prossimo anno e sulla base di un orientamento per cui "non saranno più previsti contributi a pioggia", bensì determinati alla luce di criteri da condividere con le rappresentanze delle imprese, dei sindacati e del terzo settore. 

Lo afferma l'assessora al Bilancio, Roberta Li Calzi, presentando oggi in commissione una delibera contenente alcune modifiche al regolamento Tari. Come riporta l'agenzia Dire. L'atto in questione, precisa subito Li Calzi, non c'entra con le scontistiche straordinarie introdotte nell'emergenza Covid ma serve ad adeguare il Regolamento ad alcune modifiche normative intervenute di recente.

In ballo, quindi, ci sono solo alcune agevolazioni "strutturali e continuative" che discendono dalle leggi nazionali o che sono state decise in passato dal Comune: si parla ad esempio dei centri sociali anziani e delle Case di quartiere o per le strutture per gatti private.

Altro discorso, continua l'assessore, riguarda le misure approvate in pandemia "che, per il fatto stesso di essere agevolazioni ed esenzioni di natura straordinaria- sottolinea Li Calzi- sono nate con riferimento a specifiche annualità e quindi non hanno natura continuativa sul 2023".

A differenza di altri tributi e tariffe comunali, le decisioni sul fronte Tari non vanno licenziate prima del bilancio "e questo significa che, come già anticipato a tutte le rappresentanze di categoria che abbiamo incontrato in questo mese", continua Li Calzi, "eventuali scontistiche potranno essere approvate entro il 30 aprile, tenendo conto anche dei provvedimenti della legge di bilancio che ancora non è stata definita".

In relazione a ciò, "ci auguriamo di mettere a disposizione risorse a favore delle attività commerciali e più in generale di chi subisce le conseguenze della crisi energetica", afferma l'assessore. Per questo, dopo l'approvazione del budget, "da gennaio inizieremo a valutare tutte le azioni", assicura l'assessora, sapendo che bisognerà tenere conto dei maggiori investimenti sulla pulizia della città e del peso finale delle bollette a carico dell'amministrazione.

Di certo "non saranno più previsti contributi a pioggia" ma, in un "percorso condiviso" con le categorie, "individueremo alcuni criteri per ragionare sulle prossime agevolazioni. E' l'impegno che ci siamo dati- afferma Li Calzi- e per ragionarci avremo il primo trimestre del 2023". Restano critiche le opposizioni. Servirebbero "interventi sul Regolamento di carattere strutturale e non emergenziale", afferma Nicola Stanzani (Fi) perchè, ad esempio, "non si giustifica" la disparità di trattamento per le Case di quartiere. Del resto queste strutture "vengono usate per le feste del Pd", punge Matteo Di Benedetto (Lega), ribadendo la necessità di estendere le agevolazioni al tessuto produttivo: altrimenti, "non stupiamoci se iniziano i fallimenti".

Le misure ordinarie "sono pre pandemia e pre crisi energetica: non avete fatto nulla mantenendo un Regolamento rigido", afferma Francesco Sassone (Fdi). Nonostante il caro utenze, il Comune "non aumenterà le tariffe mantenendo invariati i servizi, un obiettivo altissimo. Dopodiché la porta non è chiusa a nessuna categoria" e il tavolo Tari è aperto, replica Michele Campaniello (Pd), invitando le opposizioni a fare la propria parte nel chiedere fondi ad un Governo che "sta per varare una manovra in cui, a quanto pare, le risorse per enti locali e Regioni sono veramente scarse".

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