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Cronaca Centro Storico / Via Angelo Finelli

Salta la cassa continua del Conad di via Finelli: arrestato il palo dei "bombaroli"

Faceva da palo alla banda che ha fatto esplodere la cassa continua del supermercato. Comunicavano con la trasmittente. In casa, tutto l'occorrente per confezionare gli ordigni

Mercoledì scorso, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un pregiudicato veneto, complice della banda che - proprio in quel momento - stava facendo esplodere, la cassa continua del supermercato “Conad” di via Finelli. L’arrestato faceva da “palo” in una via vicina per comunicare via radio ai complici l’eventuale presenza di Forze di Polizia nella zona.

COMUNICAZIONI VIA RADIO. Intorno alle 4.00, in via Capo di Lucca, una gazzella del Nucleo Radiomobile aveva notato un soggetto fermo a piedi in strada che, alla vista dei militari, improvvisamente aveva lanciato qualcosa sotto un’autovettura (una Seta Ibiza, poi risultata in suo uso). I Carabinieri lo hanno bloccato, recuperando sotto il veicolo una ricetrasmittente spenta. Accesso l’apparato, già sintonizzato su una frequenza specifica, hanno sentito alcuni uomini dire in maniera concitata le seguenti parole “Dai, Vai, Vai!”, quindi un forte boato: si trattava della cassa continua del supermercato “Conad” di via Finelli saltate in aria. Purtroppo, i responsabili erano già riusciti a scappare con il denaro presente all’interno, pari a oltre 40.000 euro in contanti.

CONFEZIONAVA GLI ORDIGNI IN CASA. Addosso al sospettato, identificato nel pregiudicato Doardo Davide, 29enne di Piove di Sacco (PD) ma domiciliato a Vigonovo (VE), i Carabinieri hanno trovato anche una mappa della zona ed altro materiale connesso al furto, mentre nella sua abitazione i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna, con la collaborazione di personale della Compagnia di Chioggia, negli sviluppi dell’indagine hanno rinvenuto anche svariato materiale utile al "confezionamento di oggetti idonei alla deflagrazione", ovvero di ordigni, per far saltare sportelli bancomat e casse continue. Vicino alla cassa continua gli investigatori hanno infatti rinvenuto bombole di gas, tubi e valvole del tutto simili a quelli trovati nell’abitazione di Doardo.

Per quest’ultimo è così scattato l’arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso e violazione disposizioni per il controllo delle armi, rilevando inconfutabilmente il suo ruolo di “palo” all’interno del progetto criminoso portato a termine unitamente ad altri 2-3 complici (come riferito da alcuni testimoni, che li hanno visti fuggire a bordo di una vettura di grossa cilindrata), sul conto dei quali si stanno svolgendo serrate indagini.

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