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Cronaca San Vitale / Via Enrico Mattei

L'uscita dalla stazione di servizio, poi lo schianto: morta sul colpo a 80 anni

Dopo l'incidente mortale dito puntato sulla velocità nella strada di periferia, teatro negli anni passati di altri incidenti gravi

Stava uscendo dalla stazione di servizio per immettersi in via Mattei, quando all'improvviso si è verificato lo schianto. Così è deceduta a bordo di una Polo rossa Concetta Franceschelli, residente in zona così come il 35enne conducente dell'altro mezzo -una Golf- anch'esso coinvolto e ferito nell'incidente mortale occorso ieri in via Mattei. In attesa che la dinamica venga ricostruita dagli agenti della polizia locale di Bologna, l'uomo è stato indagato per omicidio stradale, come da prassi per casi del genere.

I riflettori ora però tornano a essere puntati sulla strada, quella via Mattei che da Bologna si invola sulla Sp253, la cosiddetta San Vitale, parte dell'itinerario che porta agli Stradelli Guelfi e poi a Ravenna. Più o meno nello stesso punto negli anni, altri sono stati gli incidenti gravi: solo l'anno scorso, per esempio, era toccato infatti all'89enne Eros Mazzini essere travolto e ucciso in scooter da un camion. C'è quindi chi invoca un cambio di passo, come l'istituzione di autovelox lungo il tracciato in esame.

15 nuovi autovelox, il dossier in Comune

Sul punto il piano autovelox del Comune è in fase di gestazione a Palazzo D'Accursio. Le ultime notizie a riguardo risalgono al maggio scorso, quando il piano era in preparazione. Sulla questione di era mosso anche l'ex assessore alla mobilità Mazzanti. "Avevamo selezionato 15 strade pericolose. A che punto siamo nel percorso? -ha chiesto Mazzanti in una interrogazione- hanno provato di tutto per far saltare i due autovelox che abbiamo già montato (via Stalingrado e viale Panzacchi, ndr) ma tutti coloro che dicevano che erano illegittimi hanno sbattuto contro un muro, prima da Comune e Prefettura poi anche dal tribunale".

"Perdiamo la percezione della velocità nell'85% dei sinistri. Se parliamo di tangenziale o autostrade, il 67% degli incidenti avviene per tamponamento" aveva detto intervistato da Bolognatoday,  Mauro Sorbi, presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla Sicurezza Stradale Emilia-Romagna - ci si è messo anche il covid. In un incontro ci hanno spiegato che ha cambiato il livello di guida, quando noi usciamo non è più solo il cellulare che toglie l'attenzione, ma a livello mentale, è il raggiungimento del nostro obiettivo". Inoltre "le nuove auto sono insonorizzate al massimo, il volume della radio aumenta con il frusciare, abbiamo fatto delle prove, i 50 all'ora sono considerati come un passo d'uomo".

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