Università: concorsi truccati e minacce tra colleghi. Richiesta condanna per professore oculistica
Richiesta condanna a 2 anni e 4 mesi per coppia di oculisti, del reparto oftalmologia del Sant'Orsola. Avrebbero cercato favoritismi per assegnazione cattedra. Osteggiati, hanno inacciato con proiettili collega
Richieste di condanna a due anni e quattro mesi per la coppia di oculisti bolognesi finiti nella bufera perchè presunti responsabili di aver chiesto favoritismi per un concorso universitario e di aver minacciato pesantemente un collega che li aveva osteggiati.
LE PERSONE IMPLICATE. Lui è il professore 72 enne che all'epoca dei fatti di cui è accusato era titolare di una cattedra di oculistica all'ateneo di Bologna, la moglie invece allora svolgeva funzioni di responsabile dell'unità operativa di oftalmologia del Policlinico Sant'Orsola. Insieme alla coppia, accusatI anche un autotrasportatore - per il quale è stata richiesta condanna a un anno e otto mesi - e un broker assicurativo di Macerata, esperto di arti marziali.
Le richieste di condanna sono state formulate il Pm Enrico Cieri al termine della requisitoria al processo davanti al Tribunale di Bologna presieduto dal giudice Grazia Nart, per tentata estorsione aggravata, relativa a telefonate minatorie, irruzioni in studio e proiettili recapitati al collega professor Emilio Campos (e anche all'anziana madre), a capo dell'altra unità operativa oculistica del policlinico. La sentenza è prevista il 4 novembre.
IL FATTO, FAIDA TRA COLLEGHI. La vicenda sarebbe legata a un concorso per professore associato di Oftalmologia dell'università del capoluogo emiliano a cui partecipò la moglie dell'oculista imputato, senza poi vincere.
LE MINACCE, IN PROIETTILI. Le minacce sarebbero state fatte perché Campos avrebbe osteggiato la candidatura della signora, anche se lo stesso Campos ha spiegato che lui di quel concorso non sapeva nulla e che il rimprovero che gli veniva rivolto, semmai, era quello di non interessarsi. La vicenda deflagrò a inizio 2007. L'autotrasportatore e il broker, imputati assiema alla coppia di oculisti, sarebbero stati gli autori materiali delle minacce.
I difensori dei due oculisti, hanno ribadito l'assoluta estraneità alle lettere con i bossoli. Secondo la difesa invece ci sono stati interventi in prima persona dell'oculista nei confronti di Campos al solo fine di dirgli di non intromettersi, e con termini assolutamente accettabili, e non interventi, come dice Campos, perché invece si interessasse.
L'UNIVERSITA' CHIEDE I DANNI. L'Università, il Ministero e lo stesso Campos, tramite il suo legale, Luigi Stortoni, hanno chiesto anche risarcimenti.
