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Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

Ordinanza zona U, cartelli e squilli di tromba: interrotto consiglio comunale

La protesta contro l'ordinanza anti-acool dei locali della zona universitaria irrompe in Consiglio Comunale. Gestori e lavoratori del comitato Bologna città aperta si sono presentati a Palazzo D'Accursio interrompendo i lavori

La protesta contro l'ordinanza di chiusrua dei locali della zona universitaria irrompe in Consiglio Comunale. Gestori e lavoratori, appartenenti al comitato Bologna città aperta si sono presentati a Palazzo D'Accursio interrompendo i lavori del Consiglio con cartelli, urla e perfino gli squilli di una tromba.

In prima fila Massimo Zucchini (presidente di Confesercenti e gestore di un pub) e l'ex grillino Giovanni Favia. Diversi consiglieri, soprattutto di opposizione, si sono avvicinati alla balaustra per interloquire con i manifestanti. "Abbiamo raccolto 11.000 firme in una settimana", urla Zucchini "Ordinanza illegittima e illegale, dev'essere ritirata".

BATTIBECCO CON LA PRESIDENTE LEMBI. La presidente Simona Lembi, che dopo aver sospeso i lavori ha redarguito i manifestanti: "Non accetto le pagliacciate in Consiglio comunale. Se volete interrompere non c'è problema e se volete discutere con l'amministrazione neanche, ma questa- afferma Lembi rivolgendosi a esercenti e lavoratori- è un'aula del Consiglio comunale e non ci sono nè trombe nè tamburi". Questa "è democrazia e voi non l'accettate", rispondono i manifestanti, oppure "il nostro lavoro non e' una pagliacciata".

In mattina si era svolto l'incontro tra il Comune ed esercenti del comitato, alla presenza dell'assessore Matteo Lepore che ha raccolto le proposte ricevute e le presenterà al sindaco, ma intanto i gestori mettono in chiaro che la mobilitazione (ricorso al Tar compreso) va avanti. Quello di oggi, durato un paio d'ore, "è stato un primo incontro, interlocutorio. Rimaniamo distanti- afferma Lepore al termine del faccia a faccia- sul tema dell'ordinanza e anche sugli orari".

L'obiettivo "è trovare un'intesa su un progetto sulla zona universitaria. Loro mi hanno presentato delle proposte, che adesso sottoporrò al sindaco- aggiunge Lepore- e poi vedremo nei prossimi giorni se riusciremo a trovare un'intesa su qualche punto". Nel frattempo, "rimane la possibilità di siglare dei patti, per quanto riguarda i locali- ribadisce l'assessore- strada per strada" (il comitato, invece, nei giorni scorsi aveva anticipato la volontà di ragionare su un accordo unico); contemporaneamente, con i laboratori artigianali "stiamo andando avanti con i singoli" esercenti, "proprio perchè- afferma Lepore- non vogliamo penalizzare questa parte di operatori". (agenzia dire)

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