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Covid in carcere

I contagi "corrono" alla Dozza: "Aggravamento della situazione". Disposti test per la Polpen

Circa 30 allo stato le persone detenute risultate positive, senza sintomi o con sintomi non particolarmente accentuati

"Nel recente periodo c'è stato un aggravamento della situazione: circa 30 allo stato le persone detenute risultate positive, senza sintomi o con sintomi non particolarmente accentuati, ma il numero è suscettibile di incremento anche in ragione degli esiti dei test che in questi giorni si vanno effettuando su tutta la popolazione detenuta al fine di avere la piena contezza del complessivo quadro epidemiologico".  Lo scrive in una nota Antonio Ianniello, Garante per le persone detenute del Comune di Bologna: "nel pieno di questa quarta ondata si registra un aumento dei casi fra le persone detenute sia delle sezioni maschile, sia di quella femminile, oltre che tra gli operatori penitenziari e sanitari. Lo riferisce il Redattore Sociale. 

Qundi i contagi "corrono" anche al carcere della Dozza, anche a causa del sovraffollamento (750 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 500).

La situazione di Bologna non è isolata, risultando in crescita anche il trend a livello regionale dei contagi all'interno degli istituti. A livello nazionale, il monitoraggio settimanale del 10 gennaio dei casi di positività al Covid-19 si attestava a 1532 (di cui 28 nuovi giunti) a fronte di 53.561 persone detenute. "In un simile contesto - conclude Ianniello - non apparirebbe minimamente incongruo se nelle sedi competenti s'iniziasse davvero a valutare l'opportunità di varare provvedimenti che possano contemplare la concessione di una riduzione della pena detentiva - nella misura che si riterrà più adeguata - nella forma della liberazione anticipata speciale, correlata al periodo trascorso in carcere durante il tempo dell'emergenza sanitaria. Questo anche in ragione del fatto che sono stati anni in cui le persone detenute hanno dovuto sopportare condizioni detentive particolarmente rigide, verificandosi situazioni che ne hanno comportato la chiusura all'interno delle camere detentive anche h24 per periodi più o meno prolungati". 

Intanto, come chiedevano i sindacati, il ministero della giustizia ha disposto lo screening per il personale amministrativo e di polizia penitenziaria, il 13 e il 14 gennaio nel poliambulatorio di via Boldrini o direttamente alla Dozza. 

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