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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, aggiornamento Emilia-Romagna: 4mila casi, 478 in più. Altri tre morti nel Bolognese

A Bologna e provincia positivi 333 (42 in più, di cui 10 a Imola e 32 a Bologna). Tre morti nel Bolognese, due a Medicina. Rispetto a ieri 50 nuovi decessi 

In Emilia-Romagna sono complessivamente 4mila i casi di positività al coronavirus, 478 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Passano da 13.096 a 14.510 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12.00, sulla base delle richieste istituzionali, come comunica la Regione nella nota di oggi 17 marzo. I nuovi decessi sono 50 di cui tre nel Bolognese: due nella zona rossa di Medicina.

Mappatura dei casi per comune, Ausl di Bologna 17 marzo

Complessivamente, sono 1.466 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 223 (26 in più rispetto a ieri). E salgono a 134 (ieri erano 88) le guarigioni, 117 delle quali riguardano persone "clinicamente guarite", divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 17 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Per il commissario regionale per l'emergenza coronavirus Sergio Venturi l'incremento dei casi, lievemente minore, è sì una buona notizia ma non ancora sufficiente. Poi Venturi in diretta Facebook ricorda il fatto che questi dati raccontino una realtà di almeno dieci giorni fa. "I numeri sono il resoconto dei contagi di due settimane fa, che poi si sviluppano con un po' di lentezza, specialmente per le malattie gravi. Quindi – prosegue – vi raccontiamo il passato, non il futuro. Ma intanto che raccontiamo quello che è successo allora, siamo in grado di affrontare quello che accadrà tra quindici giorni. Ci aspettiamo all'inizio della prossima settimana, o alla fine di questa settimana, gli effetti di questa segregazione alla quale siamo costretti tutti – dice Venturi – le misure restrittive abbiamo bisogno di rispettarle perché ci mettono al sicuro".

I casi per provincia

Nel dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.204 (131 in più rispetto a ieri), Parma 800 (93 in più), Rimini 578 (69 in più), Modena 460 (20 in più), Reggio Emilia 299 (58 in più), Bologna 333 (complessivamente 42 in più, di cui 10 a Imola e 32 a Bologna), Ravenna 124 (10 in più), Forlì-Cesena  144 (di cui 74 a Forlì, 22 in più rispetto a ieri, e 70 a Cesena, 19 in più rispetto a ieri), Ferrara 58 (14 in più rispetto a ieri). 

Decessi

Sono 50 quelli nuovi: si passa da 346 a 396 morti in regione. Per quattro delle persone decedute erano note patologie pregresse, in qualche caso plurime, mentre per le altre sono in corso approfondimenti epidemiologici.

I nuovi decessi registrati riguardano 26 residenti nella provincia di Piacenza, sei in quella di Parma, tre in quella di Rimini, quattro in quella di Reggio Emilia, tre in quella di Modena, uno a Forlì e tre in quella di Bologna, due dei quali a Medicina; due persone decedute erano residenti fuori regione.

"Quando vi racconto di 50 morti, un numero spropositato – dice il commissario straordinario durante la diretta –raccontiamo una malattia di due settimane fa. Purtroppo anche quando avremo superato il fatidico picco continueremo a raccontarvi ancora di morti, perché raccontiamo il passato. Speriamo solo che progressivamente la nuova crescita sia inferiore a quella del giorno prima". 

Attività fisica all'aperto: corse e biciclette

Il commissario durante l'aggiornamento ritorna sul discorso attività motoria e fa alcune precisazioni. "Le corsette per qualcuno sono una necessità, ad esempio per un diabetico fare movimento è un dovere, ma consiglio di farlo fuori dai luoghi affollati, così non si fa male a nessuno e non si riceve del male da nessuno".

Idem per le biciclette, vietate con apposite ordinanze da diversi sindaci. "Certo che se facciamo un plotone di 25 atleti che vanno in giro – continua Venturi – si danno il cambio e si respirano addosso diciamo che non è il momento, ma se uno vuole fare la spesa in bicicletta perché non lo deve fare?".

Piano tamponi

Come anticipato dal presidente Stefano Bonaccini, l'Emilia-Romagna è pronta a potenziare l'attività dei tamponi per aumentare il numero di controlli e cercare il virus anche nelle persone asintomatiche. A partire dagli operatori sanitari, pubblici e convenzionati.

"Domani – spiega Venturi – presenteremo al presidente Stefano Bonaccini un piano di potenziamento dell'attività dei tamponi, anche per seguire le nuove indicazioni dell'Oms sulla ricerca delle persone positive asintomatiche. Il piano partirà col fare i tamponi a tutti i dipendenti e convenzionati al servizio sanitario nazionale, a cui seguirà un piano più complessivo di ricerca del virus nelle persone e nei contatti".

Si procederà per step: "Il potenziamento dei tamponi sarà diversificato per province, a seconda del quadro dei contagi. Andremo per step – spiega – sarà un piano in evoluzione e saremo in grado di fare molti più tamponianche grazie a nuove tecniche di analisi rapida".

Ventilatori

Altro tema di grande attualità è quello dei ventilatori: "La notizia – sottolinea Venturi – è che, mutuando dall’esperienza lombarda, stiamo moltiplicando i ventilatori polmonari per la terapia intensiva. In pratica ad ogni ventilatore riusciamo a collegare fino a quattro circuiti e quindi a ventilare due persone e presto arriveremo a quattro".

"In più dopodomani avremo 44 nuovi infermieri, laureati online dall’Università di Modena e Reggio Emilia, sono 44 professionisti che andranno ad arricchire le dotazioni delle aziende sanitarie per poter affrontare questa situazione. E questa sera – aggiunge il commissario – voglio ringraziare anche la categoria degli addetti alla sanificazione e alla pulizia, anche dei nostri ospedali, e gli operai che lavorano nelle nostre fabbriche, per lo straordinario lavoro che stanno facendo".

"Agli infermieri e ai medici ogni giorno si prendono dei rischi che salvano la vita- ha aggiunto Venturi- vorrei dire che non avete idea di quante persone vi vogliono bene e vi fanno forza e vi danno il coraggio di continuare ad andare avanti. Fare il medico e fare l’infermiere è uno dei lavori più belli, perché si aiutano gli altri. Siamo emiliano-romagnoli e insieme abbiamo una grandissima forza. E siamo una comunità, lo dimostrano anche i tanti volontari, che ringrazio, che mettono a disposizione il proprio tempo libero. Sono sicuro che ce la faremo – conclude – siamo tenaci e ne abbiamo affrontate tante, e riusciremo a farcela anche questa volta".

Nuovi posti letto e posti terapia intensiva

Tra ieri e oggi in tutta l’Emilia-Romagna sono stati allestiti ulteriori 218 posti letto per i pazienti colpiti da coronavirus, che complessivamente passano da 2.262 a 2.480, tra ordinari (2.111) e di terapia intensiva (369). 

Nello specifico: 606 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 585 a Parma (49 terapia intensiva), 342 a Reggio (42 terapia intensiva), 246 a Modena (66 terapia intensiva), 324 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (91 per terapia intensiva), 68 a Ferrara (21 terapia intensiva), 309 in Romagna (in particolare: 145 Rimini, di cui 23 per terapia intensiva; 56 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 47 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 6 Lugo).

Volontariato

Ieri 16 marzo sono stati 156 i volontari operativi in Emilia-Romagna, per un totale di 1.507 dal 23 febbraio scorso. Tra i nuclei più consistenti quelli impegnati a Parma (39), Rimini (20) e Forlì-Cesena (15); fra le associazioni nazionali, risultano operativi 24 volontari Anpas, quattro Croce rossa italiana e 10 dell’Associazione nazionale alpini (Ana).

Le attività più significative svolte dai volontari in questo periodo di emergenza da coronavirus, vanno dalla consegna della spesa e dei farmaci alle persone più fragili al supporto al servizio delle ambulanze (effettuato principalmente da Anpas E Cri) ma anche sanificazione delle ambulanze (attività svolta soprattutto a Fidenza). A queste attività si aggiunge il supporto tecnico alle più recenti installazioni per il pre-triage ospedaliero.

(aggiornato alle 20:43)

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