Contratti di lavoro falsi per ottenere permessi di soggiorno: disarticolata associazione, ecco come agiva | VIDEO
Oltre 200 contratti di lavoro falsi per un totale di circa 200mila euro guadagnati in nero e 500mila di danno allo Stato
Dai 500 ai 1000 euro per un contratto di lavoro, da 80 a 100 euro per falsificare le buste paghe e fino a 500 euro per un modello 730. Un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, questo il profilo delineato dalle forze dell'ordine in conferenza stampa.
Favoreggiamento immigrazione clandestina: impreditori e consulenti del lavoro nei guai
Secondo gli investigatori, sono queste le cifre che un imprenditore - ora in custodia cautelare in carcere - sua moglie, e quattro professionisti (un commercialista, un avvocato e un consulente del lavoro) - per i quali invece sono stati disposti divieti temporanei di esercitare la professione e/o qualsiasi ufficio direttivo di imprese - dal 2017 ad oggi hanno chiesto ad oltre 200 immigrati per falsificare i documenti affinché potessero ottenere il permesso di soggiorno e altri diritti, come la maternità o prestiti bancari.
Nel video, il comandante dei carabinieri di Borgo Panigale, Elio Norino, e il funzionario dell'Ufficio immigrazione della Questura di Bologna, Aldo Battista, spiegano quando sono partite le indagini e come agivano i presunti imprenditori.