Contratto per i riders, anche quelli bolognesi lo bocciano: "Accordo pirata, proprio mentre si riapre trattativa"
L'intesa tra Assodelivery e il sindacato Ugl non è piaciuta alle altre organizzazioni che stavnao intavolando una trattativa al ministero dello sviluppo economico
Il contratto nazionale dei riders firmato da Assodelivery e Ugl? Un "accordo pirata con un sindacato di comodo", che rende "fuorilegge" l'associazione che rappresenta Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats: è rabbiosa la reazione dei ciclofattorini riuniti nelle sigle Riders Union Bologna, Deliverance Milano e Riders Union Roma.
La notizia dell'intesa tra Assodelivery e Ugl arriva "nel bel mezzo della riapertura del tavolo di contrattazione al ministero del Lavoro- scrivono i fattorini- che avrebbe dovuto favorire la stipula di un accordo tra le parti sociali in grado da garantire una soluzione efficace per tutto il comparto, con l'applicazione di un contratto collettivo nazionale in linea con le rivendicazioni storiche del movimento rider".
Quello annunciato oggi è un "accordo separato pirata", attaccano le tre sigle, definendo l'Ugl un "sindacato di comodo vicino ad Anar, l'associazione dei rider cottimisti nata negli uffici di Glovo".
Solo un "accordicchio", continua la nota, che "non fa altro che mantenere invariate le condizioni attuali del settore, a salvaguardia esclusiva degli interessi delle piattaforme, contro quelli dei lavoratori, a cui la Legge 128 assicurava una paga oraria base in linea con i minimi tabellari dei contratti collettivi di riferimento, comparativamente maggiormente rappresentativi".
In questo accordo viene previsto un pagamento per ogni "ora lavorata", fanno notare i riders, "il che significa che la retribuzione viene riconosciuta solo per la durata del tempo di consegna, mantenendo in pratica il pagamento a cottimo e introducendo un minimo orario di sette euro lorde temporaneamente, soltanto in quelle città che entrano a far parte del sistema del food delivery, attestandosi ampiamente al di sotto di quanto previsto dalla legge".
L'obiettivo esplicito dell'intesa "è dunque quello di svuotare la figura del rider come collaboratore eterorganizzato, spogliandolo delle tutele che gli erano riconosciute, vanificando le conquiste dei lavoratori, sovvertendo una legge votata dal Parlamento e passando sopra l'orientamento consolidato della giurisprudenza nazionale e internazionale", sostengono Riders Union Bologna, Deliverance Milano e Riders Union Roma.
"Noi come lavoratori organizzati denunciamo la natura pirata di questo accordo illegittimo stipulato al di fuori della sede ministeriale preposta alla trattativa- continua il comunicato- tra l'associazione datoriale con una sigla sindacale che non ha alcun indice di rappresentatività nel settore, che sta svolgendo de facto una funzione antisindacale rispetto alla rete nazionale Rider x i diritti".
Per queste ragioni "torneremo presto a mobilitarci per le strade delle nostre città denunciando l'operazione di sabotaggio costruita ad arte contro le recenti conquiste ottenute dai lavoratori attraverso le sentenze, gli scioperi, la legge e i tavoli di contrattazione", è la promessa dei ciclofattorini. (Pam/ Dire)