Alluvione, al via le richieste di contributo per gli sfollati. Rimborsi da 400 fino a 900 euro al mese
La cifra varia a seconda della composizione del nucleo famigliare. Bonaccini: "Sostegno per tutto il tempo necessario"
I cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie case per gli eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna da inizio maggio e che hanno trovato un alloggio alternativo (ad esempio presso parenti o amici, oppure in roulotte e camper) possono chiedere il contributo di autonoma sistemazione (CAS). Lo prevede il decreto firmato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, in qualità di Commissario delegato per l’emergenza.
Chi può presentare domanda
Per presentare domanda, fa sapere la Regione Emilia-Romagna, è necessario avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nell’abitazione sgomberata alla data di inizio degli eventi calamitosi (1° maggio) come risulta dal certificato storico dello stato di famiglia (non domicilio). La domanda va presentata entro il 30 giugno 2023 su un apposito modulo nel Comune dove si trova la casa sgomberata (può essere consegnata a mano o spedita tramite raccomandata).
Gli importi
Gli importi previsti al mese sono di 400 euro per nuclei famigliari composti da una sola persona, 500 euro per 2 persone, 700 per 3, 800 per 4 e 900 per nuclei di 5 o più persone. Contributo che viene aumentato di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare che, sempre a far data dal 1° maggio, sia di età superiore a 65 anni, oppure sia una persona con disabilità o con invalidità non inferiore al 67%. Il contributo è ridotto per il periodo inferiore al mese (dividendo l’importo mensile per il numero dei giorni del mese di riferimento moltiplicato per i giorni di mancata fruibilità dall’abitazione). Ed è concesso a partire dalla data di ordinanza di sgombero o, se antecedente, dalla data di effettiva evacuazione dichiarata da chi fa richiesta e confermata dall’amministrazione comunale con un’apposita attestazione. I soldi vengono erogati fino alla revoca dell’ordinanza di sgombero, oppure fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro in casa o, infine, fino a che si sia provveduto ad altra sistemazione stabile e comunque non oltre la scadenza dello stato di emergenza.
Il governatore: "Presto la ricognizione puntuale dei danni"
“Parte con questo provvedimento il sostegno attivo alla popolazione, dopo le misure d’emergenza messe in capo nei giorni scorsi per la prima assistenza. In considerazione della vastità e complessità dell’evento, abbiamo lavorato per sburocratizzare al massimo le procedure, contenere i tempi di istruttoria e pagamenti, cadenzare trimestralmente le erogazioni (anziché su base semestrale, come da prassi)”, sottolinea Bonaccini. “Chiunque abbia suo malgrado dovuto lasciare la propria abitazione sarà sostenuto per tutto il tempo necessario. In queste ore, poi, stiamo lavorando per avviare, già entro la metà della settimana, la ricognizione puntuale dei danni, sempre a partire dalle abitazioni: è prioritario non solo garantire a tutte le famiglie gli strumenti per una rapida e completa quantificazione dei danni subiti, ma al tempo stesso attivare prime misure di ristoro, in attesa che il Governo condivida con noi un piano organico e soddisfacente di indennizzi per famiglie e imprese”, conclude il governatore