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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Norme anti covid, controlli in strada e nei locali pubblici: ancora multe

Mascherine assenti, spostamenti non consentiti, assembramenti e non solo. Questi i motivi che hanno portato i carabinieri a comminare 25 sanzioni sul nostro territorio nelle ultime ore, dopo aver fermato 710 persone e controllato 552 veicoli e 92 esercizi pubblici

Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna durante i controlli del territorio, con particolare riferimento ai servizi di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno identificato 710 persone, controllato 552 veicoli, 92 esercizi pubblici e sanzionato 25 persone.

A Bologna sono state sanzionate 11 persone, in particolare, sette per aver violato la normativa che regola gli spostamenti e quattro per aver violato la normativa che vieta gli assembramenti, in occasione di una festa che avevano organizzato nell’abitazione di un amico residente nei pressi della Stazione di Bologna Centrale creando preoccupazione tra i cittadini residenti in zona.

A Dozza, i Carabinieri hanno sanzionato il dipendente di un centro massaggi per aver violato la normativa sulla chiusura anticipata dei locali commerciali. Le altre 13 persone sono state sanzionate, complessivamente, su tutta la Provincia di Bologna per aver violato la normativa che obbliga di indossare correttamente la mascherina di protezione e che regola gli spostamenti, consentiti esclusivamente da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

A Bologna e in Provincia, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Bologna, impegnati nei controlli agli esercizi pubblici, per verificare il rispetto della normativa anti Covid-19 che i titolari, i dipendenti e i clienti sono tenuti a osservare entrando nei locali, hanno sanzionato i rappresentanti legali di un paio di supermercati che, scrupolosi all’osservanza della citata normativa, avevano tralasciato la pulizia degli ambienti. Uno dei due , inoltre, aveva omesso il controllo sugli alimenti in vendita (prodotti da forno, latte e succhi di frutta), il cui termine minimo di conservazione era stato fissato per dicembre 2020. Oltre a una sanzione complessiva di 4.000 euro, i due rappresentanti legali, sono stati segnalati all’Azienda Sanitaria Locale Emilia-Romagna.
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