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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Femminicidio Matteuzzi, il gip convalida l'arresto. "Le chiedeva continui video per controllarla"

Le parole dell'avvocato della famiglia Giampiero Barile

Giovanni Padovani resta in carcere. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto e disposto la custodia cautelare.

Questa la decisione di Andrea Salvatore Romito nei confronti del 26enne accusato di omicidio aggravato dallo stalking per il femminicidio della sua ex compagna, Alessandra Matteuzzi, uccisa brutalmente martedì 23 agosto sotto casa, in via dell'Arcoveggio. 

Il gip ha quindi accolto le richieste del pm Domenico Ambrosino, che nel corso dell'udienza di convalida di stamane – nella quale l'indagato, difeso dall'avvocato Enrico Buono, si è avvalso della facoltà di non rispondere – aveva appunto chiesto la convalida dell'arresto e la misura della custodia in carcere. 

L'avvocato della famiglia: "La controllava ossessivamente"

"L'indagato esercitava nei confronti della vittima un controllo ossessivo. La teneva sotto scacco a distanza, chiedendole spessissimo di mandare foto e video del luogo in cui si trovava e delle persone che frequentava spinto dalla gelosia. In alcune situazioni le chiedeva anche di filmare l'orario dal luogo in cui si trovava per verificare che diceva la verità". 

Lo ha spiegato l'avvocato Giampiero Barile, che è stato nominato a rappresentare la sorella di Alessandra Matteuzzi. Episodi che sarebbero stati riferiti nella denuncia per atti persecutori presentata dalla vittima lo scorso 29 luglio ai carabinieri, a cui sono seguite alcune integrazioni.

L'appostamento sotto casa e l'omicidio

Erano circa le 21 di martedì sera quando Matteuzzi, al telefono con la sorella per via degli atti persecutori già subiti, stava rientrando a casa a bordo della sua auto. Una volta entrata e parcheggiato il mezzo sotto casa, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Padovani è uscito allo scoperto armato di martello e ha aggredito la donna, sferrandole una serie di colpi, poi risultati letali.

Quando i soccorritori sono arrivati, la 56enne stava già agonizzando, mentre alcuni vicini accorsi richiamati dalle urla della donna avevano immobilizzato l'assassino.

La donna aveva già denunciato

L'ennesimo femminicidio che fa discutere perché la vittima, come purtroppo spesso accade, aveva sporto denuncia per stalking nei confronti dell'ex compagno. Per questo la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto accertamenti.

Per il Procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, invece "è stato fatto il possibile" e non si tratta di un caso di malagiustizia.

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