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Dipendenze e cocaina, Pavarin: "Meno uso in lockdown, ma aumento per problematici" | VIDEO

Il prossimo 23 giugno in programma il webinar “Oltre lo specchio. La cocaina tra mito e realtà”, un confronto sul consumo di cocaina e il suo impatto sulla società moderna a cura della cooperativa Open Group

Nell’area metropolitana di Bologna, 1,5 persone ogni mille residenti ha avuto negli ultimi dieci anni problemi di dipendenza dalla cocaina. Il dato arriva dall’Osservatorio epidemiologico metropolitano dipendenze del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze dell’Azienda Usl di Bologna.

"Dal 2009 al 2019 nell’area metropolitana di Bologna, almeno 5mila persone che hanno utilizzato cocaina, si sono rivolte a SerT, pronto soccorso e ospedali", dice Raimondo Maria Pavarin, responsabile dell’Osservatorio. Pavarin il prossimo 23 giugno, sarà tra gli ospiti del webinar “Oltre lo specchio. La cocaina tra mito e realtà”: un confronto sul consumo di cocaina e il suo impatto sulla società moderna, a cura della cooperativa Open Group. Dal 2009 al 2019, l’età media di chi si è rivolto ai servizi sanitari a causa della cocaina è tra 32 e 33 anni. Il 12% sono donne. Una persona su 3 non è residente nell’area metropolitana di Bologna. Il 40% consuma anche eroina.

"L’uso della cocaina è trasversale sia rispetto all’età che alle differenze di genere, al titolo di studio o alla posizione sociale", continua Pavarin. Se la "usano un po’ tutti", si possono però distinguere due macrocategorie: "Da una parte ci sono i consumatori socialmente integrati, persone che usano la cocaina per lavoro o nei fine settimana, senza utilizzare altre sostanze" in particolare per via endovenosa. La seconda macrocategoria è rappresentata dai consumatori che sono eroinomani o ex consumatori di eroina e che sono persone non integrate, che usano la cocaina soprattutto fumata o in vena.

La pandemia da coronavirus ha cambiato anche le abitudini di consumo della cocaina. Durante il lockdown, tra i consumatori socialmente integrati l’uso della cocaina è crollato del 64%, una riduzione dovuta soprattutto al fatto che associavano la sostanza al divertimento e ai luoghi di socialità. Tra le persone con consumi problematici, l’uso di cocaina è invece aumentato: "Le persone che hanno avuto accesso ai pronto soccorso nell’area metropolitana di Bologna per uso di cocaina nel 2020 sono state 400, con una diminuzione del 30% rispetto al 2019 – conclude Pavarin –. Tra queste è però aumentato in modo esponenziale la percentuale di ex utenti del SerT, che sono il 20% rispetto a una media del 6% negli anni precedenti".

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