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Cronaca

Terremoti e alluvioni: il sistema 'made in Bo' che avvisa in tempo reale

Amministrazioni e istituzioni a convegno sul sistema di prevenzione delle emergenze

Innovazione tecnologica e sicurezza, attraverso un nuovo dispositivo “multirischio” che faccia scattare l’allerta in un ampio raggio di situazioni di pericolo (terremoti, esondazioni, eruzioni vulcaniche, incendi ecc.), la realizzazione di un più capillare lavoro di squadra, per prevenire le emergenze naturali. Sono le conclusioni e le novità presentate ieri nella sala congressi del Savoia Regency a Bologna in occasione del convegno organizzato da CAE spa, impresa italiana leader nella progettazione, nella realizzazione, nella manutenzione di sistemi e di tecnologie per la prevenzione di emergenze naturali.

L’evento ha richiamato amministratori pubblici di settore, impegnati in rete regionale, provinciale e comunale; addetti della materia, per competenza, dal Ministero per le Infrastrutture - con il sottosegretario Pazzaglini (collegato in videoconferenza) -  alla Protezione Civile, rappresentata dal dirigente del servizio Centro Funzionale Centrale, Carlo Cacciamani.  

Vista l'imminente istituzione dell’Agenzia Italiana Meteo con sede a Bologna, trova spazio anche il progetto IT-Alert, un sistema di invio simultaneo di brevi messaggi di testo su tutti i cellulari di una determinata zona, per avvisare in tempo reale sulle emergenze. 

Prossimamente amministratori regionali e provinciali si confonteranno proprio sul tema della prevenzione in un incontro che valuterà anche le condizioni meteo e idrogeologico che riguardano il 2019 nei mesi a venire: in particolare si teme una siccità simile a quella del 2017

Carlo Cacciamani (Protezione Civile) ha sottolineato che “grazie alle innovazioni nel monitoraggio, il futuro sarà dunque nella capacità di arrivare ai singoli cittadini, anche spiegando alle comunità quanto sia difficile prendere certe decisioni".

“Mai imporre le soluzioni ma valutare il problema nel suo complesso”, ha spiegato il fondatore e vice-presidente di CAE Spa, Giancarlo Maria Pedrini, un approccio che ha portato CAE a essere presente in tutto il mondo, da Hanoi a Buenos Aires, mantenendo la sua sede centrale a Bologna.

Delle sfide del futuro ha parlato Paolo Bernardi, il presidente del CAE, sfide che imporranno una sempre maggiore innovazione tecnologica - sempre realizzata in collaborazione con i vari enti interessati. La collaborazione e la sistemicità sono anche i temi che stanno più a cuore a Paola Gazzolo, assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna in Emilia Romagna ha aggiunto: “Il sistema di monitoraggio deve essere organico” – ha dichiarato intervenendo al convegno: “è fondamentale avere dati comuni con cui riuscire a prevedere le emergenze”. 
                                                                 

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