Firmato il 'Patto' di convivenza per la Bolognina, Lepore: 'E' il quartiere del futuro'
Un percorso partecipativo, finanziato attraverso il bando della LG Regionale sulla partecipazione, che prevede riqualificazione interventi. Lepore: "E' il quartiere del futuro. Attrarrà abitanti, attività commerciali e turisti. Se non ci credete, basta aspettare l'inaugurazione del nuovo ingresso della Stazione Centrale che dà su via Carracci"
Alla presenza del sindaco Virginio Merola, dell'assessore all'economia Matteo Lepore, del presidnete del quartiere Navile Daniele Ara e di quello di Ascon Enrico Postacchini, è stato siglato ieri nella sede del quartiere Navile in via di Saliceto 3/20 il patto di adesione al progetto ConVivere Bolognina, un percorso partecipativo, finanziato attraverso il bando della LG Regionale sulla partecipazione. Associazioni e cittadini del territorio hanno partecipato a definire azioni comuni per superare le criticità e migliorare la qualità di vita in zona Bolognina, a partire dalle potenzialità presenti (l'area del quartiere Navile interessata è delimitata dalle vie Barbieri, Fioravanti, Carracci, Ferrarese, Matteotti).
"Il programma continua, dopo l’ordinanza in materia di sicurezza urbana per contrastare l’abuso di alcol e il degrado in zona, firmata l’11 novembre dal Sindaco Virginio Merola - scrive l'assessore Lepore sul sul suo blog personale, da allora, sono stati 70 i controlli presso gli esercizi commerciali, con 25 sanzionati. "il dato più significativo: 20 attività commerciali etniche hanno rinunciato alla vendita di alcol in assoluto, potendo così rimanere aperte oltre le ore 21.
Alla firma del patto, oltre alle istituzioni, erano presidenti di alcune associazioni di cittadini , Casaralta Che Si Muove, i Colori del Navile, il Progetto Bolognina e il Comitato Bolognina 2000 e associazioni culturali, Comunità Eritrea dell’Emilia Romagna e Associazione culturale cinese Asso-Min.
INTERVENTI. Due settimane fa l'assessore ha effettuato un sopralluogo con la Polizia Municipale "per chiudere la mappatura su gli interventi più urgenti condivisi con i commercianti della zona. Seguirò personalmente l’avvio di Convivere Bolognina e anche per questo, nei primi mesi, ho deciso di spostare un giorno alla settimana il mio ufficio nella sede comunale Liber Paradisus di via Fioravanti".
A partire da ACER che si occupa della pulizia dei muri, al cablaggio dell’area con la Banda Larga (ormai concluso) e il conseguente rifacimento dei marciapiedi, iniziato da via Tibaldi. Per il 2015, ci sono la filoviarizzazione di Piazza dell’Unità e i lavori alla pensilina Nervi e all’ex Mercato, oltre al Piano città finanziato dal Ministero e il progetto di rinnovamento dell’illuminazione pubblica con la posa dei lampioni a led: "Oltre agli aspetti urbanistici, stiamo intervenendo per la valorizzazione commerciale dell’area, in modo particolare attraverso il riutilizzo di spazi privati lasciati vuoti. Per integrare le diverse anime ed etnie presenti in Bolognina, indipendentemente dalla loro provenienza o nazionalità, abbiamo individuato un team che si occupa di mediazione culturale, così come richiesto dai commercianti italiani presenti nell’area. Infine, grazie alla riorganizzazione del corpo, il nucleo di Polizia Municipale presente in quartiere sarà raddoppiato arrivando a 45 unità", continua Lepore che lancia una sfida: "La Bolognina è il quartiere del futuro. Attrarrà abitanti, attività commerciali e turisti. Se non ci credete, basta aspettare l’inaugurazione del nuovo ingresso della Stazione Centrale che dà su via Carracci per vedere quali cambiamenti comporterà. Oppure, andate a trovare Giancarlo Morisi, l’albergatore dell’Hotel il Guercino e fatevi raccontare cosa sta facendo per riqualificare via Serra, quella strada che si annuncia come una delle prossime sorprese gastronomiche e commerciali della città. Io ci credo. Pubblica amministrazione, cittadini e commercianti che insieme collaborano e danno risposte concrete rappresentano il miglior antidoto possibile al degrado e la garanzia di un percorso di rivitalizzazione e convivenza. Non più imposto dall’alto, ma cercato e pensato direttamente da chi quella realtà la vive quotidianamente".