Coronavirus, a Bologna +22 per cento di decessi nel periodo dell'epidemia
Lo fotografa l'Istat con i dati di una selezione di comuni, tra i quali il capoluogo emiliano. Le Torri poco lontane dal dato nazionale, intorno al 20 per cento. Particolarmente affetta la fascia maschile di età over 65
Più 22 per cento. E' il dato che emerge da quelli forniti dall'Istat relativi ai decessi tra marzo e aprile nel comune di Bologna, rispetto a quelli dell'anno scorso, nello stesso periodo. L'elaborazione, pubblicata sul sito dell'istituto nazionale di statistica, con una serie di grafici dinamici mette in evidenza un dato, quello delle morti sotto le Torri.
Il conteggio in sé non distingue tra cause del decesso, non vi è cioè, sicurezza che quell'aumento di decessi sia imputabile ai decessi legati all'epidemia da Coronavirus, ma la corrispondenza temporale e lo scarto che si ripete per tutti gli anni analizzati e comparabili dai grafici (periodo 2015-2019) fa ipotizzare che l'incremento non sia una coincidenza.
Le maggiori differenze si notano proprio andando a osservare i dati dallo scoppio dell'epidemia, soprattutto nei casi di maschi di età over 65. La differenza totale dei cumulati, all'aprile 2019-2020 restituisce un dato di 576 decessi, contro i 472 dell'anno precedente. Tuttavia, se si allarga lo sguardo a tutta la popolazione e si ricomprendono tutti e quattro i mesi, si scopre come in realtà i decessi nel territorio del comune di Bologna siano quasi in linea con quelli dell'anno scorso, almeno fino all'inizio di aprile, dove però i morti del 2020 sono 1392, 69 in più dei 1323 registrati fino allo stesso giorno nel 2019. Purtroppo non è possibile avere una panoramica a livello provinciale, poiché i dati sono stati presi per un campione di poco più di 1680 comuni, su tutto il territorio nazionale.