Coronavirus, l'assessore Barigazzi: "A Bologna i casi aumenteranno, non disperare"
L'assessore comunale alla Sanità fa un invito alla città: "Sarebbe bello trovare un momento giornaliero per ricordare le vittime"
Il numero dei contagi a Bologna e provincia continuerà a crescere anche nei prossimi giorni. "Dobbiamo prepararci. Ma non dobbiamo disperare", avverte Giuliano Barigazzi, assessore comunale alla Sanità, questa mattina ai microfoni di Radio Bruno. Gli ultimi dati contano 63 decessi in provincia di Bologna, 11 solo ieri 22 marzo.
"È chiaro che stiamo guardando numeri in crescita", spiega l'assessore, ma che sono "riferiti in qualche modo al passato", perché "adesso arrivano i casi" di contagio avvenuto "prima delle misure restrittive" imposte da Governo e Regione e che quindi "impattano sui numeri di oggi". Di conseguenza, afferma Barigazzi, "dobbiamo prepararci a vedere numeri che probabilmente crescono. Ma non dobbiamo disperare, perché queste misure restrittive che stanno chiedendo grandi sacrifici a tutti noi dovrebbero dare i loro frutti, io credo, passata almeno questa settimana".
In ogni caso, garantisce l'assessore, "siamo pronti. Il sistema sanitario qui sta reggendo, con sforzi enormi ma con un grande senso del dovere, abnegazione e con grande professionalità". Le criticità comunque non mancano. "Uno dei problemi principali adesso sono i dispositivi per i nostri operatori sanitari - conferma Barigazzi - che dobbiamo assolutamente mettere in sicurezza, perché stanno facendo un lavoro grandissimo". Inoltre, suggerisce l'assessore, riguardo al divieto di assembramento delle persone e ai limiti agli spostamenti, "dovremo trovare modalità di tracciamento e isolamento anche dal punto di vista digitale, come hanno fatto in Corea. Credo che questo ci aiuterebbe a tenere ancora di più sotto controllo il contagio".
Un minuto al giorno in ricordo delle vittime
L'assessore lancia poi un'idea: trovare un momento, ogni giorno, in cui Bologna si ferma per ricordare le vittime del coronavirus, abbracciando simbolicamente le famiglie che hanno perso i propri cari.
"Sarebbe bello che ogni giorno tutta la città si ricordasse di quelli che non ci sono più. Che ci fermassimo solo un minuto per pensare ai nostri concittadini che non sono più con noi e per mandare un abbraccio di tutta Bologna alle loro famiglie, perché dietro quei numeri ci sono volti, storie e vite".