La 'China-Town' bolognese in crisi per il Coronavirus: "Molte attività chiuse per sicurezza"
Zhang Min, dell'associazione culturale cinese Asso Min: "Noi cinesi siamo molto attenti, meno strette di mano e abbracci rispetto a voi italiani"
L'emergenza sanitaria per il diffondersi del Coronavirus, come prevedibile, sta colpendo duramente anche l'economia. In particolare, a due settimane dalla prima allerta, oggi c'è preoccupazione reale anche fra i commercianti cinesi. Lo conferma Zhang Min, dell'associazione culturale cinese Asso Min: "La nostra associazione è chiusa già dai primi di febbraio per precauzione e tante attività fra negozi, parrucchieri e ristoranti questa settimana hanno abbassato le serrande, tanti miei connazionali hanno fatto scorta di cibo. Siamo in crisi".
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Si vedono tante mascherine, c'è paura del contagio? "Sì. I cittadini cinesi hanno paura anche degli italiani perchè voi vi stringete le mani di frequente, vi abbracciate e vi baciate...noi siamo molto meno abituati al contatto fisico e adesso cerchiamo di evitarlo ancora di più. La paura c'è e in alcuni casi si cerca di sdrammatizzare. Oggi a Corticella sulla vetrina di un parrucchiere chiuso si leggeva un cartello che diceva 'chiuso per stare con i miei figli che sono a casa da scuola', senza nominare il virus".
Coronavirus: la situazione aggiornata
Anche Davide, il marito (bolognese) di Zhang Min ha qualcosa da raccontare su questo periodo molto particolare per tutti e in particolare per la comunità cinese: "La situazione in effetti si è un po' ribaltata, adesso sono loro ad avere paura che gli italiani li contagino. In ogni caso a Bologna non ci sono stati casi di razzismo nè da una parte nè dall'altra e questo resta un dato positivo, non si è persa la testa. Ma che i ristoranti e i negozi non lavorino come prima è un dato di fatto. Forse non tutti sanno che l'80% dei prodotti che si consumano al ristorante cinese sono fatti in Italia. Persino la birra cinese è prodotta qui da noi. In ogni caso oltre a fare un appello al buon senso, confermo assolutamente che c'è una grande attenzione già da settimane agli aspetti sanitari e che i cinesi sono molto preoccupati anche se le comunità bolognesi non provengono dalla zona del contagio".
Come si tengono informati? "Leggono notizie della stampa cinese e anche della stampa italiana, che traducono con una applicazione se non masticano la lingua alla perfezione".
Complessivamente quindi, in Emilia-Romagna, ad oggi i casi di positività sono 26: 18 a Piacenza, 4 a Parma, 3 a Modena e 1 a Rimini.