Coronavirus e senza fissa dimora, da avvocato di strada vademecum sull'autocertificazione
"uN piccolo vademecum per aiutare le persone senza dimora a superare questa fase" spiega il presidente Antonio Mumolo
Chi non ha una casa o vive in strutture che sono aperte solo di notte "è di fatto impossibilitato a rispettare le disposizioni del Governo" sull'emergenza coronavirus, e "oltre a non potersi riparare e proteggere dal virus viene anche fermato, sanzionato e denunciato".
Per questo l'associazione Avvocato di strada ha preparato, spiega il presidente Antonio Mumolo, "un piccolo vademecum per aiutare le persone senza dimora a superare questa fase", che potrebbe "essere utile anche ai cittadini e agli operatori di realtà pubbliche e private che in questi giorni ci hanno contattato per chiedere consigli e suggerimenti".
Nel vademecum, disponibile qui, è presente, oltre ad una serie di informazioni utili, anche un file contenente un modello di autocertificazione "parzialmente modificato", che l'associazione ha 'precompilato' per facilitare la vita ai clochard. Oltre a questo, Avvocato di strada raccomanda a chi vive "in una struttura o in un dormitorio che chiude in determinati orari" di "chiedere aiuto ai gestori, ai Servizi sociali o ai volontari delle associazioni che operano sul territorio per trovare una sistemazione per tutta la giornata o per avere, almeno, un'attestazione da parte loro che dichiari l'impossibilità di trovare un posto per te".
Chi, invece, vive in strada "deve cercare di avere con sé l'autocertificazione predisposta dal ministero dell'Interno, in cui dichiara che è in strada perché non ha una casa dove rimanere". Se possibile, inoltre, "è utile portare con sé una dichiarazione del servizio da cui si è seguiti (servizi sociali, mensa, dormitorio o altro)", da cui emerga che questi servizi conoscono la persona in questione, che questa persona "non ha una dimora fissa" e "i motivi per i quali può essere trovata in strada, ad esempio perché i dormitori non hanno più posti liberi o perché la struttura dove vive è aperta solo di notte".
Nel vademecum si spiega anche cosa fare in caso si riceva una multa o venga fatto, da parte di chi svolge i controlli in strada, un verbale di identificazione ed elezione del domicilio. Infine, da Avvocato di strada invitano "chi conosce qualcuno che ha bisogno di un aiuto, o ha ricevuto un verbale e vive per strada", a scrivere ad emergenza@avvocatodistrada.it, o comunque a chiedere all'associazione o al servizio da cui si è seguiti di scriverla se non si ha la possibilità di farlo in prima persona. (Ama/ Dire)