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Cronaca

Coronavirus Emilia-Romagna, il bollettino del 9 maggio: "Siamo nella fase finale"

Contagi e decessi stabili rispetto a ieri. Calano ancora i malati. "Non è mai finita, ma il peggio è alle spalle"

Contagi e decessi stabili in Emilia-Romagna, secondo l'ultimo bollettino diffuso dalla Regione. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 26.719 casi di positività, 121 in più rispetto a ieri. I test effettuati hanno raggiunto quota 227.366 (+5.500). "Viaggiamo più o meno su questi numeri" è il commento "siamo ormai nella fase finale dell'epidemia, anche se non sono mai contento perché comunque continuano a esserci decessi".

Per il commissario ad acta, nel suo ultimo giorno da responsabile dell'emergenza di Viale Aldo Moro "i casi in più rispetto a ieri sono probabilmente da attribuire a qualche positivo asintomatico appartenente ai sanitari o alle forze dell'ordine". La provincia più colpita è Bologna "ma è anche la provincia più grande" suggerisce Venturi.

Purtroppo, si registrano 30 nuovi decessi: 16 uomini e 14 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.827. I nuovi decessi riguardano 5 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 3 in quella di Reggio Emilia, 5 in quella di Modena, 7 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 2 in quella di Ravenna, 1 a Ferrara 2, in quella di Forlì-Cesena (entrambi nel forlivese), 3 in quella di Rimini. Nessun nuovo decesso da fuori regione.

Le nuove guarigioni oggi sono 420 (15.491 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -329, passando dai 7.730 registrati ieri agli odierni 7.401. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 8.090, fra i più alti nel Paese.
Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in regione.
Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 4.963, -259 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 155 (-8). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-76).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 15.491 (+420): 2.598 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 12.893 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.346 a Piacenza (12 in più rispetto a ieri), 3.285 a Parma (19 in più), 4.835 a Reggio Emilia (16 in più), 3.792 a Modena (13 in più), 4.363 a Bologna (31 in più), 388 le positività registrate a Imola ( nessuna variazione ), 972 a Ferrara (2 in più). In Romagna sono complessivamente 4.738 (28 in più), di cui 995 a Ravenna (2 in più), 926 a Forlì (6 in più), 749 a Cesena (8 in più), 2.068 a Rimini (12 in più).

La rete ospedaliera: 3.714 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente a oggi 3.714 posti letto attivati per i pazienti Covid-19: 3.356 ordinari (40 meno di ieri) e 374 di terapia intensiva (-12). Nel dettaglio: 366 posti letto a Piacenza (di cui 28 di terapia intensiva), 904 a Parma (50 di terapia intensiva), 406 a Reggio Emilia (40 di terapia intensiva), 379 a Modena (55 di terapia intensiva), 840 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (118 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 258 a Ferrara (23 di terapia intensiva), 561 in Romagna, di cui 60 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 172 a Rimini (di cui 27 per la terapia intensiva), 76 a Ravenna (di cui 2 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 73 a Cesena (di cui 11 per la terapia intensiva) e 30 posti letto a Villa Serena.

Attività Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione civile

Dispositivi di protezione individuale
Oggi sono stati consegnati ai magazzini dell’Agenzia 329.500 mascherine chirurgiche, 128 mila mascherine FFP2, di cui 20 mila destinate alle Rsa e 11 mila per le Aziende del trasporto pubblico locale. È arrivato anche un primo lotto (24 mila) di dépliant illustrativi sul corretto uso delle diverse tipologie di mascherine, che saranno distribuiti presso Comuni, uffici pubblici, strutture sanitarie e medici di base. Di questo materiale informativo sono previsti arrivi continuativi per i prossimi 7 giorni.
Sui siti del Dipartimento e del Ministero della Salute, è in costante aggiornamento la rendicontazione dei dati complessivi su Dpi e apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome (ADA: Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/35HcWlT .

Volontari da altre regioni
Per quanto riguarda il personale sanitario volontario da altre regioni, sono in arrivo 16 nuovi infermieri per l’Emilia-Romagna. Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna 6 gruppi di infermieri (totale 100 unità) e 5 di medici (totale 58).

Volontariato
Venerdì 8 maggio sono stati quasi 1.000 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza; dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 44.017 giornate complessive. Le due attività più rilevanti si confermano: il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione (consegna mascherine; spesa, pasti e farmaci a domicilio; l’attività ha coinvolto circa 590 volontari (di cui 95 scout Agesci); il supporto alle Ausl nel trasporto con ambulanze, nella consegna di campioni sanitari e tamponi, nell’aiuto ai quarantenati (CRI e ANPAS; 375 volontari).
Volontari di protezione civile (ieri erano 28) si stanno occupando anche di funzioni di segreteria e supporto logistico presso i Coc dei vari Comuni; nel parmense (Albareto e Borgotaro), prosegue la sanificazione dei mezzi di soccorso; 4 volontari sono impegnati al Porto di Ravenna nel monitorare le temperature degli autotrasportatori in transito.
Attivati dal Dipartimento nazionale, due volontari proseguono l’attività di sorveglianza dei passeggeri in transito all’aeroporto Marconi di Bologna. Sempre su attivazione nazionale, fino al 10 maggio, è cominciata un’attività del volontariato (20 persone) a supporto delle aziende del Trasporto pubblico locale, coordinata presso la stazione di Bologna.

Drive through e pre-triage

Realizzate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile, sono 15 le strutture dove si effettuano i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione e/o lo screening sierologico. Sono attive due postazioni a Parma e due a Modena, una a Castelnovo ne’ Monti (Re), Guastalla (Re), Bologna, Imola (Bo), Cesena (Fc), Forlì (Fc), Bagno di Romagna (Fc), Rimini (Rn), Ravenna, Faenza (Ra) e Lugo (Ra); a queste strutture si aggiungono quelle allestite direttamente dalle Aziende sanitarie.
Sono 38 i punti-di pre-triage (11 davanti alle carceri, 27 per ospedali e cliniche), con l’allestimento ieri di una tenda davanti alla Casa di cura “Montanari” di Morciano (Rn):

    3 in provincia di Pc (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
    3 in provincia di Pr (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
    3 in provincia di Re (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
    5 in provincia di Mo (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città);
    3 nella città metropolitana di BO (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
    2 in provincia di Fe (Argenta e Cento);
    1 in provincia di Fc (Meldola);
    2 in provincia di Ra (Ravenna città, Faenza);
    4 in provincia di Rn(Rimini città e Morciano);
    1 nella Repubblica di San Marino (Ospedale di Stato: pre-triage e screening sierologici).

Con la tenda pre-triage presso la Casa di cura "Montanari" di Morciano (RN), salgono a quattro i punti pre-triage davanti ad ospedali, cliniche private e case di cura della provincia di Rimini (gli altri sono alla Clinica “Nuova Ricerca”, alla Casa di cura “Villa Maria”, all’Ospedale privato accreditato “Sol et Salus” di Torre Pedrera),a cui si aggiungequello presso la Casa circondariale “I Casetti”. Ci sono poi i due allestiti davanti all’Ospedale di Stato di San Marino, di cui l’ultimo specifico per lo screening sierologico alla popolazione, e la postazione drive through all’Ospedale riminese, sotto il porticato del vecchio Pronto soccorso.

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