Coronavirus, l'appello dell'Ente parchi: "Stop escursioni nella natura"
"Più sarà grande il nostro impegno, prima potremo ritornare a fruire liberamente delle bellezze naturali del nostro territorio"
Niente passeggiate, neanche in mezzo alla natura. E nemmeno escursioni o corse campestri. Anche perché, in caso di incidente, i soccorsi in questo momento hanno più difficoltà ad arrivare. Dunque, "state a casa". A ripeterlo come un mantra è anche l'Ente parchi dell'Emilia centrale, che si associa così all'appello lanciato ieri con durezza dal commissario regionale per l'emergenza coronavirus, Sergio Venturi.
L'ente invita quindi tutti a "limitare al massimo le uscite esterne senza motivi di reale necessità, in particolare quelle rivolte alle attività 'outdoor' da fare in mezzo alla natura". Anche nello scorso fine settimana, segnala l'Ente parchi emiliano, "complice il clima gradevole, le presenze in ambiente sono state troppo numerose e concentrate, dai parchi cittadini alle piste pedociclabili fino alle aree protette naturali in collina e in montagna. Queste ultime, in particolare, sono le più vocate alle attività naturalistiche, siano esse escursioni, corse campestri o semplici passeggiate, ma sono anche quelle, specie nel caso dell'alto Appennino, più insidiose dal punto di vista dei piccoli infortuni".
Quindi, avverte l'ente, "oltre alla necessità di non spostarsi dalla propria abitazione e di evitare ogni tipo di assembramento fra le persone per non favorire il contagio da coronavirus, nelle aree protette come parchi e riserve occorre astenersi assolutamente dal rischio di ritrovarsi in situazioni di difficoltà per le quali dover allertare i servizi di pronto intervento, oggi impegnati 24 ore al giorno in un'emergenza ben più grande e importante".
In poche parole, anche per l'Ente parchi "l'esortazione è di rimanere in casa e di uscire soltanto per reali necessità. Anche se natura e paesaggio stanno sfoderando in questi giorni tutto il loro fascino primaverile, serve pazientare e impegnarsi tutti a superare questa grave situazione. Più sarà grande il nostro impegno, prima potremo ritornare a fruire liberamente delle bellezze naturali del nostro territorio", conclude l'ente. (Dire)