Coronavirus e fase 2, Bonaccini: "Riaperture con il sostegno all’infanzia"
Necessario "concordare col Ministero dell’istruzione progetti specifici per la riapertura delle scuole che consentano una adeguata programmazione di tutte le attività correlate"
"Affrontare le riaperture tenendo conto del sostegno all’infanzia, verificando soluzioni per la cura dei bambini in considerazione della chiusura di scuole, nidi e centri estivi". E' un ulteriore aspetto della "fase 2" che il presidente della Regione Stefano Bonaccini vede come "possibilità di consentire, nel rispetto delle regole, una graduale ripresa della socialità dei bambini - ma è anche necessario - concordare col Ministero dell’istruzione progetti specifici per la riapertura delle scuole che consentano una adeguata programmazione di tutte le attività necessarie correlate".
E' quanto la Regione Emilia-Romagna ha chiesto al Governo, in previsione della riapertura graduale "e, in ogni caso, per la ripresa della socialità dei nostri figli e nipoti", si legge nella nota di Bonaccini sui social: "In Emilia-Romagna nei prossimi giorni ne discuteremo insieme agli amministratori locali e parti sociali".
Ripartenza e fase 2: la proposta della Regione al Governo
E' stato un fine settimana intenso quello di governo e regioni, alle prese con la graduale riapertura, ossia la "fase 2". Sabato 18 aprile si è riunito il "Patto per il lavoro", organismo che dal 2015 vede riuniti con la Regione stessa i rappresentanti delle categorie economiche e datoriali, sindacati, enti locali, professioni, Università e Terzo settore dell’Emilia-Romagna. Dall'incontro è uscita la proposta che la Regione presenterà ufficialmente al Governo in merito alla graduale riapertura di imprese e attività. Sabato sera il presidente Bonaccini ha partecipato, a distanza, alla riunione della Cabina di regia nazionale con il presidente Giuseppe Conte