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Cronaca San Donato

La ripartenza al Quartiere San Donato-San Vitale: "Preoccupazione per l'impoverimento di troppe famiglie"

Intervista al Presidente di Quartiere Simone Borsari sulla Fase 2 del Covid-19: "I cittadini segnalano continuamente assembramenti soprattutto di giovani. Faccio appello al senso di responsabilità di ognuno"

Tempo di ripartenza -fase 2- ma anche di bilanci -come è andata fase 1- con una riflessione sulle criticità che più preoccupano gli amministratori e il vaglio delle possibili soluzioni a problemi. Mentre gli assembramenti mostrano un lato noncurante di alcuni di cittadini, tante associazioni e volontari lavorano incessantemente per dare sostegno a chi ha delle situazioni difficili. Senso di responsabilità, crisi economica dovuta all'emergenza Coronavirus, il lavoro dei servizi sociali e la necessità di una 'mano' dal Governo: Simone Borsari, presidente del Quartiere San Donato-San Vitale, racconta la sua "fetta" di Bologna in questo delicato momento con uno sguardo al futuro. 

"L'emergenza più drammatica percepita in quartiere e che genera preoccupazione è quella dell'impoverimento di intere famiglie che in questo lungo periodo hanno fatto davvero fatica ad arrivare non a fine mese, ma a fine settimana. L'emergenza sanitaria che abbiamo subito ci sta lasciando in eredità profonde ferite a livello economico e sociale e temo che il peggio debba ancora arrivare, quando finirà la cassa integrazione. Le situazioni critiche sono soprattutto quelle di monoreddito e monogenitoriali che con la perdita dell'unico posto di lavoro in famiglia non hanno entrate. Si sta lavorando molto per studiare questa situazione e poter trovare delle soluzioni: facciamo tutti la nostra parte ma se ne esce soltanto tutti insieme. Il Governo dovrà sostenere i Comuni in qualche modo perchè a lungo andare da soli non ce la facciamo". 

Gara di solidarietà dalla "spesa sospesa" alla raccolta di generi alimentari e giochi

Quartiere, associazioni e volontari stanno però facendo molto, giusto? "A partire dalla spesa sospesa e ai vari progetti solidali come quello di Piazza dei Colori ci sono state tante iniziative che hanno fatto percepire un grande senso di comunità. Ci sono state delle raccolte di generi alimentari e di giochi per i bambini e le associazioni di volontariato che lavorano con il Quartiere da anni hanno confermato la loro efficienza. Le istituzioni devono fare la loro parte ovviamenete, il Comune ha dato tanti segnali importanti che sono arrivati e che continuano ad arrivare, adesso aspettiamo qualcosa dal Governo però. C'è bisogno di risorse per gli enti locali. E noi intanto cerchiamo di lavorare per il sostegno di persone fragili e disabili, per cui abbiamo già degli strumenti efficaci". 

Da lunedì è attiva una campagna di raccolta di beni di prima necessità

Progetti di solidarietà particolari? "Da lunedì 25 maggio per esempio (e sono molto orgoglioso di questo progetto) ha preso il via San Donato-San Vitale Solidale, una campagna di raccolta di beni di prima necessità per le famiglie e le persone del nostro quartiere. L'iniziativa nasce con l’idea di raccogliere donazioni solidali da poter distribuire a coloro che si rivolgono ai Servizi Sociali a causa delle difficoltà di questo periodo. La raccolta avviene al Graf San Donato (Piazza Spadolini 3, proprio di fronte alla sede del Quartiere) di lunedi, martedi, e giovedi dalle 17 alle 19; il sabato dalle 11 alle 13. I generi richiesti sono: beni nuovi o in buone condizioni, prodotti alimentari confezionati e a lunga conservazone; prodotti per l’igiene della casa e della persona".  

Movida, adolescenti e il problema degli assembramenti

"Adolescenza e infanzia sono temi che mi premono moltissimo. Adesso i genitori che sono tornati al lavoro hanno bisogno di progetti per continuare il percorso educativo dei loro ragazzi ed è chiaramente fondamentale tornare a scuola in sicurezza a settembre. Faremo la nostra parte anche per questo. Cerchiamo per esempio spazi alternativi compatibili con linee guida ministeriali che siano di aiuto alla progettualità per dare risposte educative che vanno oltre quelle della scuola. In realtà non si sono mai interrotte visto che i nostri educatori hanno continuato i loro progetti online" la precisazione di Borsari sul tema educazione. 

E qui arriviamo a una delle problematiche più sentite in tutta la città e non solo al San Donato-San Vitale: gli assembramenti. Soprattutto di giovanissimi che, ragionevolmente, hanno voglia di tornare ad incontrarsi e a fare gruppo: "Questa è un'altra mia grande preoccupazione di questa fase 2, vista la lunga e continua serie di segnalazioni che ci arrivano dai cittadini. Denunciano la presenza massiccia di assembramenti di giovani nei parchi, ma anche l'utilizzo improprio di strutture ludiche per bambini. Nel primo caso si tratta appunto di gruppi di ragazzini che stanno fuori purtroppo non sempre rispettando le regole e il distanziamento. Nel secondo caso si tratta di genitori che hanno tolto il nastro di sicurezza che chiudeva i giochi per bimbi collocati in diverse aree verdi e parchetti: va bene portare fuori i figli e farli giocare, ma bisogna farlo in sicurezza. Faccio un appello alla responsabilità: dai nostri comportamenti dipende la salute di tutti". 

"Vorrei sottolineare che la stragrande maggiornaza delle persone sta rispettando le regole, ma tante situazioni sono ancora faticose. Per colpa dei pochi che peccano di senso di responsabilità poi siamo costretti a ricorrere a interventi e ordinanza, così come ha fatto giustamente il sindaco Virginio Merola". (Qui l'ordinanza firmata ieri: stretta sulla vendita di alcolici). 

"Bene il delivery, speriamo siano garantiti i diritti dei riders"

Cosa ha potuto osservare invece durante questa emergenza sulla condotta e le iniziative dei commercianti? "Molte attività commerciali hanno dimostrato, forse anche un po' spinte dalla disperazione e dal bisogno, un adattamento alla situazione che ha portato a delle evoluzioni e a un ampliamento dei servizi offerti ai clienti. E' il caso del delivery per ristoranti, pizzerie e locali vari: la consegna a casa è stata un aiuto per molti e il servizio per molti prosegue anche in questa fase. Chiaramente sarebbe bello se fossero garantiti i diritti di tutti, riders compresi". 

"Vorrei dire un bel grazie ai cittadini, alle associazioni e al Quartiere per aver lavorato ininterrottamente continuando a gestire i servizi a lavorare per dare risposte alle persone" Simone Borsari

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