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Cronaca

Fase due e crisi settore, la fiera: "A Presidente e Cda emolumenti dimezzati"

Taglio del 50 per cento delle spettanze per il distretto fieristico bolognese

Il Presidente di BolognaFiere -Gianpiero Calzolari- e i membri del Consiglio di Amministrazione, hanno assunto la decisione di ridurre del 50 per cento i rispettivi emolumenti in "coerenza con la delicata situazione economica che il Paese sta vivendo per effetto del lockdown conseguente alla diffusione del Covid19".

E' quanto riportato in una nota del polo fieristico bolognese. "I Dirigenti della Società -si legge- hanno dato disponibilità alla rimodulazione dei propri compensi anche in ragione della procedura Fis attualmente in atto per i dipendenti della Società". Solo ieri, lunedì 18 maggio, il grido di allarme dei lavoratori della ristorazione interna al settore fiere, con gli stipendi tagliati e l'attività a rischio.

La decisionei viene spiegata così: "L’emergenza causata dalla pandemia ha inciso fortemente sul sistema fieristico internazionale, che ha dovuto posticipare in massa, se non cancellare, tutti gli appuntamenti in programma dal mese di marzo 2020. Decisamente significativo l’impatto economico anche sulle Fiere italiane che, ogni anno, generano un giro d’affari per oltre 60 miliardi di euro e svolgono un importante sostegno per l’export delle imprese nazionali".

“I momenti di difficoltà, così come i successi, vanno condivisi; la decisione assunta va in questa direzione. L’impegno di tutti noi deve ora essere rivolto alla ripresa delle attività e al rilancio dell’economia – dichiara il presidente Calzolari - con l’auspicio che le imprese possano tornare a lavorare, al più presto, a pieno regime e in sicurezza”.
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