Coronavirus, Lega chiede tamponi a tappeto: "E assurdo chiudere mercati rionali"
Le segreterie regionali del Carroccio all'attacco sulle politiche di contenimento contro il coronavirus. Il consigliere bolognese Bosco incalza sulle chiusure dei mercati di prossimità
"Per arginare la diffusione dell'epidemia Covid-19, l'unica soluzione possibile è quella di avviare una massiccia campagna di tamponi". E' quanto sostengono i consiglieri regionali del Gruppo Lega Emilia-Romagna.
Secondo gli esponenti eletti del Carroccio "ci troviamo in questa emergenza anche perché i tamponi effettuati sono stati troppo pochi" e quindi "questo è l'unico strumento preventivo che ha dimostrato di funzionare per prevenire la diffusione del contagio” chiedono Matteo Rancan, Lucia Borgonzoni, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Michele Facci, Matteo Montevecchi, Emiliano Occhi, Valentina Stragliati e Simone Pelloni.
Sul capitolo "bolognese" è il consigliere del Carroccio umberto Bosco ad alzare la voce, in particolare sui provvedimenti che hanno chiuso i mercati rionali. "In tanti non capiamo la ratio della scelta regionale di chiudere anche i mercati rionali -chiosa Bosco- proprio questo tipo di mercato, per la sua natura di prossimità con le persone, riduce numero e durata degli spostamenti individuali. Chi era solito rifornirsi al mercato sotto casa, ora dovrà recarsi ai supermercati, dove già si formano lunghe code. E' come se la regione cercasse di fare sempre di più rispetto alle limitazioni imposte dal Governo anche quando le misure aggiuntive non producono apprezzabili risultati, anzi rischiano di peggiorare la situazione. Bonaccini e Venturi ci forniscano le motivazioni di tale decisione o dimostrino umiltà, consentendo la riapertura dei mercati rionali".