Pasqua e quarantena, l'omelia via streaming di Zuppi: "La sofferenza può unirci e farci grandi"
Il cardinale di Bologna ha celebrato la messa senza fedeli. Alle 12 campane a festa
"La sofferenza può unirci e renderci grandi". E' questo in estrema sintesi il messaggio che il cardinale Matteo Zuppi ha rivolto ai fedeli, in una Pasqua 2020 sui generis funestata dall'epidemia di Coronavirus.
La cerimonia, in cattedrale a San Pietro è stata svolta a porte chiuse ma ampiamenti diffusa sui canali delle tv locali e in streaming. "La sofferenza, come è avvenuto per Gesù stesso, può dividere gli uomini. Gesù resta solo sulla croce. Ognuno pensa a sé: scappa. Chi difende solo i suoi diritti cerca di stare bene lui e gli altri li cerca solo se gli conviene. Ma la sofferenza può unirci e renderci grandi, capaci di amare come Gesù e quindi di risorgere con Lui".
"E' questa - dice Zuppi - la conversione che c'è chiesta di fronte al male, ancora più necessaria per ricostruire quello che è stato distrutto. Non torniamo all'individualismo e vinciamo sempre l'isolamento con l'amore. Ci può essere Pasqua in un tempo come il nostro, così sospeso, segnato dalla manifestazione evidente della forza del male e così incerto sul futuro? Portiamo tanto nel cuore e negli occhi la sofferenza, il disorientamento, la solitudine, la morte e non sappiamo cosa sarà domani. E le conseguenze del male durano a lungo, come la povertà, lo sconforto, l'incertezza, l'apatia, l'aggressività, la rassegnazione che non fa sperare più nulla e spegne la speranza".
I festeggiamenti, anche se ridotti al lumicino, proseguiranno durante la giornata. Dalle 12 le campane delle chiese risuoneranno a festa, mentre domani Zuppi con il sindaco Merola si recherà in cammino verso la madonna di San Luca.