Coronavirus, Lafram in quarantena volontaria: "Ramadan in casa, niente visite" | VIDEO
L'appello video del presidente della Comunità islamica: "Moschee e centri chiusi, supereremo questo momento tutti insieme"
Yassine Lafram, presidente dell'Unione delle comunità islamiche italiane, nonché di quella bolognese, in un video su Facebook annuncia di aver avuto qualche sintomo della Covid-19 a inizio settimana: "Sono in quarantena volontaria per precauzione, ma sto bene, vorrei rassicurare tutti quelli che mi stanno contattando".
"La pandemia non è ancora finita – prosegue Lafram – solo tutti insieme possiamo superare questo momento", dice, prima di rivolgersi direttamente alle comunità islamiche in vista dell'inizio del mese di Ramadan: "Mi raccomando: moschee e sale di preghiera chiuse, così come le attività sospese: questo sarà un Ramadan rigorosamente in casa, niente visite o scambio di doni".
Bologna esempio per sepoltura musulmani
Se a livello nazionale si registra "un problema grossissimo" rispetto ai riti funebri islamici nell'emergenza coronavirus, la città di Bologna rappresenta invece una "buona pratica" che fa da esempio. Lo dice Lafram durante una commissione a Palazzo D'Accursio.
A livello nazionale, secondo il censimento dell'Ucoii, solo una cinquantina di cimiteri hanno spazi dedicati ai musulmani. E spesso i regolamenti comunali sono "molto restrittivi", sottolinea Lafram, perché ad esempio può essere seppellito solo chi è residente in quella specifica città. Mentre Bologna già da tempo "ha risposto molto bene"; il campo dedicato nel cimitero di Borgo Panigale è disponibile per chi ha la residenza nell'area metropolitana, per chi è nato sotto le Due torri (anche se poi si è trasferito) e per chi è deceduto a Bologna mentre era solo di passaggio.
Per quanto riguarda poi la situazione attuale, "ci sono Comuni che vietano le cerimonie anche per poche persone", segnala Lafram, pur essendo quello islamico un rito "molto semplice che potrebbe durare anche cinque minuti": si tratta di accompagnare il defunto nel campo e fare un momento di preghiera. Di nuovo, a Bologna "non abbiamo riscontrato problemi particolari, siamo riusciti ad accompagnare i defunti in questa ultima fase di passaggio", riferisce Lafram.