Coronavirus, proposta Lega sui tamponi: "Perché non fare i test rapidi italiani?"
Il gruppo del Carroccio in Regione chiede anche quale sia la situazione di approvvigionamento dei reagenti per effettuare i test attuali
“Perché la Regione non autorizza subito l'utilizzo del kit “Simplexa”, prodotto dalla italianissima Diasorin che consente di avere l’esito del tampone in 70 minuti invece di 6 ore?”. E' quanto chiede il gruppo regionale della Lega in una interrogazione alla Giunta Bonaccini, in merito alla lotta al Coronavirus, e alla difficoltà di effettuare i tamponi a tappeto, pratica che la Lega regionale chiede con insistenza.
“Per arginare la diffusione dell’epidemia Covid-19, l’unica soluzione possibile è quella di avviare una massiccia campagna di tamponi" insiste il Carroccio neldocumento a firma dei consiglieri leghisti a prima firma Emiliano Occhi.
Al contrario del test classico infatti "in circa un'ora si ottengono i risultati, contro le 6-7 ore che necessita il processamento dei tamponi con la metodica attualmente usata".
Nell'atto ispettivo i leghisti chiedono alla Giunta anche “quale sia la situazione dell’approvvigionamento del reagentario necessario a processare i tamponi naso-oro-faringei per lo screening del Covid-19” e “quali attività metterà in campo per recepire le richieste provenienti dal territorio sulla necessità di effettuare i tamponi".
Sempre nella stessa interrogazione si chiede se “la Giunta medesima intenda intervenire mediante una 'sorveglianza attiva' per intercettare gli asintomatici"e “se e quando vorrà prendere accordi con le associazioni di categoria dei laboratori di analisi privati".