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Cronaca

Da Valsamoggia i ventilatori per le terapie intensive: "Uomini dell'esercito in aiuto e nuovo personale da assumere"

L'INTERVISTA al presidente della Siare Engineering: "Dobbiamo portare la produzione da 280 pezzi al mese a 500. E fare in fretta, servono straordinari e nessuno si è tirato indietro. Orgogliosi di poter fare qualcosa di utile"

La Siare Engineering, che ha sede in Valsamoggia, è una delle quattro aziende in Europa (al mondo sono una decina in tutto) e l'unica in Italia in grado di produrre, oltre a macchinari vari per la terapia intensiva, anche quei ventilatori polmonari tanto preziosi per la gestione dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa del propagarsi del Coronavirus

A fondarla il 10 aprile del 1974 l'attuale presidente Giuseppe Preziosa con lo scopo, come lui stesso racconta: "Di costruire apparecchiature studiate da noi, sulla base di ricerca scientifica e sviluppo di tecnologie mediche di altissimo livello". Dunque tutte brevettate all'interno dello stabilimento di Crespellano - Valsamoggia? "Certamente. All'interno di una nicchia di mercato, quella delle terapie intensive, con una media di 35 mila pezzi prodotti ogni anno e venduti in 61 paesi. Con la consapecolezza che migliorare costantemente i nostri prodotti significa migliorare la vita dei pazienti e la qualità della loro assistenza sanitaria".

E adesso la vostra produzione è stata totalmente assorbita dalle necessità del nostro territorio nazionele? "Avevamo 320 macchine già vendute e pronte per essere consegnate in Vietnam, India, Corea e Filippine, ma invece di spedirle le abbiamo distribuite negli ospedali di tre regioni: Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna". 

L'azienda, essendo appunto l'unica in Italia a produrre questi macchinari, è stata l'affidataria da parte del nostro Governo per la fornitura alle strutture ospedaliere e per questo dalla prossima settimana verranno in soccorso dei dipendenti 30 fra i migliori uomini dell'Esercito Italiano. "Arriveranno lunedì e dopo un paio di giorni di formazione e di affiancamento cominceranno a lavorare - spiega Preziosa riferendosi ai 30 soldati - Si tratta di tecnici specializzati che si mettono così al servizio della sanità nazionale". 

Dunque avete perso molte vendite e avete messo come priorità assoluta la produzione per l'Italia? "Non sa quanti ordini cestino ogni giorno. Senza contare le commesse già pagate che non abbiamo consegnato dando, certamente, i ventilatori polmonari ai nostri ospedali. Avremo perso dei clienti certo, ma siamo orgogliosi di poter aiutare il nostro paese e adesso stiamo lavorando sodo, tutti quanti. MA ringraziamo coloro che avranno pazienza e ci aspetteranno". 

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Quanti siete in azienda? Quanto dovrà crescere la produzione? "Siamo 35 in tutto, più che un'azienda una famiglia, un gruppo di amici. Nessuno si è tirato indietro e per la prima volta chiedo ai dipendenti di fare gli straordinari perchè adesso dobbiamo portare la produzione da 280 pezzi al mese a 500. Stiamo cercando di farci mandare la materia prima il più in fretta possibile per poter accelerare i procedimenti". 

Avrete bisogno anche di nuovo personale quindi? "Cerchiamo dei softwaristi abilitati in linguaggio C++, ma ci sono tanti altri posti vacanti e contiamo di assumere una ventina di persone entro luglio. Recentemente abbiamo assunto quattro persone e abbiamo ancora necessità per esempio di tecnici per l'assistenza e agenti esteri". 

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