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Cronaca

Coronavirus, Bonaccini valuta nuove zone rosse in Emilia-Romagna

Dopo l'ordinanza ulteriormente restrittiva, il presidente della Regione valuta altri provvedimenti: "Non possiamo rischiare per qualche irresponsabile". In Emilia-Romagna occupati circa il 40% di posti di terapia intensiva

Dopo la nuova ordinanza con la quale la Regione ha ristretto ancora di più passeggiate, corse e giri in bicicletta, potrebbero scattare a breve altre zone rosse in Emilia-Romagna. Lo ha annunciato ieri sera il governatore Stefano Bonaccini in diretta tv: "Domani (oggi, ndr) con i sindaci di una parte del riminese e quelli del piacentino - ha detto ieri sera il governatore Stefano Bonaccini a Porta a Porta - credo che prenderemo ulteriori provvedimenti ulteriormente restrittivi, così come pochi giorni fa ho firmato per fare una zona rossa in una porzione del Comune di Medicina".

Per Stefano Bonaccini sono necessari provvedimenti più restrittivi da parte del governo. "Ci sono troppi comportamenti irresponsabili - ha detto a Porta a Porta - credo, e lo dico al governo, che serva qualche altra misura restrittiva. Non possiamo rischiare per qualche irresponsabile".

Per Bonaccini, che con l'ordinanza in vigore da oggi limita alle vicinanze dell'abitazione le uscite, anche col cane, "coloro che vanno a fare passeggiate, a correre, a fare sport o meno, bisogna che ci vadano solo se hanno una necessità estrema, altrimenti rischiamo di avere troppi assembramenti".

Durante l'intervista, poi, il presidente ha parlato anche delle scuole ribadendo la massima cautela: "Le scuole vanno riaperte solo nel caso ci possa essere massima sicurezza. Non sarà un mese in più o in meno a fare la differenza o meglio la deve fare tutelare la salute dei nostri bambini e dei lavoratori della scuola. Anche i luoghi di lavoro dove non è garantita la sicurezza io sono per dire che vanno assolutamente chiusi".

L'occupazione attuale dei posti di terapia intensiva in regione è sul 40%, dice il governatore. "In Emilia-Romagna la crescita percentuale dei casi negli ultimi giorni è stata più o meno la stessa, del 13-15%. La scorsa settimana abbiamo avuto crescite anche maggiori", ricorda Bonaccini. Ma per ora il sistema regge. "Oggi siamo ancora attorno al 40% di occupazione di posti di terapia intensiva, nonostante - sottolinea il governatore - siamo la seconda regione più colpita dopo la Lombardia". (Dire)

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