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Cronaca

Bilanci Comune: dubbi della Corte dei Conti, vicesindaco: “Solo correzioni"

Era già nell'aria da qualche mese e lo aveva riportato Affari Italiani: la Corte dei Conti ha contestato alcuni bilanci di esercizio del Comune. Oggi al question time, la risposta della Vicesindaco Silvia Giannini

La Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti conferma alcune irregolarità su alcuni bilanci del Comune di Bologna. Lo aveva già segnalato qualche mese Antonio Amorosi che, su Affari Italiani, ha pubblicato la deliberazione 429/2012 con cui si invita in pratica il Comune a rivedere le cifre.

LA CONTESTAZIONE. Con deliberazione 429/2012 la Corte dei Conti rileva residui attivi, crediti, con alto grado di vetustà e di elevato importo”. In pratica, per far quadrare i bilanci 2008-2009,  sarebbero stati inseriti dei “residui attivi” vecchi, anteriori al 2006, pertanto, secondo i controllori, difficilmente incassabili, nonché l’impiego di entrate straordinarie per spese ordinarie.

LA RISPOSTA DEL COMUNE. Il Comune aveva già dato una prima risposta in merito, comunicando un recupero dei residui per circa 9 milioni di euro nel 2011: troppo poco per la Corte, se si considera che la cifra totale contestata supera i 90. Colpa del Patto di Stabilità, secondo Palazzo d’Accursio, e dei ritardi nei trasferimenti statali, ma le giustificazioni sembra non siano bastate. Varie le prassi contestate, che, se non rivedute e corrette, porteranno il Comune di Bologna all’elusione del patto di stabilità.

I CHIARIMENTI DELLA VICESINDACO. I Consiglieri comunali Tomassini (Pdl), Salsi (M5S) e Borgonzoni (Lega Nord) hanno oggi richiesto una replica alla Giunta sulla contestazione dei bilanci. "Le osservazioni avanzate dalla Corte dei Conti non mettono in discussione la validità e la solidità del bilancio comunale…” è la certezza della Vicesindaco Silvia Giannini: “Evidenziano alcune criticità al fine che l'ente possa porre in essere le misure correttive, che saranno evidentemente verificate nel prosieguo dell'attività di controlloC'è sempre una stretta collaborazione tra il Comune e la Corte”. Trasparenza dunque secondo Giannini, visto che “Il Comune di Bologna è un ente sperimentatore della nuova contabilità e dei relativi nuovi principi contabili, e quindi aveva già avviato questa revisione, che adesso è in fase di conclusione”. Ricorda gli ingenti crediti nei confronti dello Stato: “Il Ministero degli Interni dice 've li diamo', cosa facciamo, li cancelliamo dal bilancio?” E poi le allora gravi inadempienze nei pagamenti da parte di Tributi Italia (già Gestor Spa), ex concessionario del servizio di accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulla pubblicità, dei  diritti sulle pubbliche affissioni, del COSAP (permanente, temporaneo e passi carrabili) e della TARSU. Propone un’eventuale Commissione per richiedere ai dirigenti quali sono le nuove regole contabili. “E’ chiaro – continua - che sarebbe più virtuoso utilizzare quegli oneri (straordinari – n.d.r.) o altre voci per spese di investimento e non per spese correnti”, ma i Comuni “sono falcidiati da continui tagli di bilancio e quindi, se vogliamo riuscire a garantire il finanziamento dei servizi ai cittadini e non vogliamo massacrare cittadini ed imprese di continui aumenti fiscali, diventa molto difficile avere diciamo questa purezza… Non invidio i dirigenti e tutti gli Uffici che quotidianamente combattono con una normativa sempre più complessa per riuscire a far quadrare i bilanci”. Piena fiducia dunque dell'Amministrazione nei tecnici.  Il consiglieri interroganti si sono dichiarati “non” soddisfatti.
 

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